Uno studio sulle diete dei nostri antenati del Pleistocene ha rivelato che la cucina del Paleolitico era tutto tranne che magra e verde. Per ben 2 milioni di anni, Homo sapiens e i loro antenati si sono nutriti principalmente di carne, posizionandosi al vertice della catena alimentare.
Secondo uno studio del 2021 condotto dagli antropologi dell’Università di Tel Aviv in Israele e dell’Università di Minho in Portogallo, i moderni cacciatori-raccoglitori ci hanno dato un’idea distorta di ciò che mangiavamo un tempo. Miki Ben Dor, ricercatore dell’Università di Tel Aviv, ha spiegato che 2 milioni di anni fa le società di cacciatori-raccoglitori avevano accesso a una varietà di grandi animali per la caccia e il consumo, a differenza dei cacciatori-raccoglitori odierni.
Uno sguardo a centinaia di studi precedenti, che spaziano dall’anatomia e fisiologia umane moderne alle misure degli isotopi nelle ossa e nei denti umani antichi, suggerisce che fino a circa 12.000 anni fa eravamo principalmente predatori al vertice della catena alimentare.
Ricostruire l’elenco della spesa degli ominidi che vissero fino a 2,5 milioni di anni fa è un compito arduo, poiché i resti vegetali non si conservano facilmente come le ossa, i denti e i gusci degli animali. Altri studi hanno utilizzato l’analisi chimica delle ossa e dello smalto dei denti per trovare tracce di diete ricche di materiale vegetale in specifiche aree geografiche.
Per determinare cosa raccogliessimo, gli antropologi si sono tradizionalmente basati sull’etnografia moderna, ma secondo Ben-Dor e i suoi colleghi, questo approccio potrebbe essere fuorviante poiché l’ecosistema e le condizioni ambientali sono radicalmente cambiate nel corso dei millenni.
L’epoca del Pleistocene è stata cruciale per l’evoluzione umana, con Homo sapiens che si diffondevero in tutto il mondo alla fine di questa era glaciale. Durante il Pleistocene, l’Europa e il Nord America erano in gran parte coperti da ghiacciai, e l’ambiente era molto diverso da quello attuale, con grandi mammiferi che dominavano il paesaggio.
Per comprendere meglio la dieta dei nostri antenati, i ricercatori hanno esaminato le prove presenti nei nostri corpi, come il metabolismo, la genetica e la struttura fisica. Il corpo umano conserva la memoria delle nostre origini, adattandosi a una dieta ricca di carne e mostrando segni di adattamenti evolutivi per la caccia e il consumo di proteine animali.
Il team di ricerca ha analizzato prove sull’uso degli strumenti, segni di elementi traccia e isotopi di azoto nei resti paleolitici e usura dentale per confermare che Homo sapiens e i suoi cugini erano prevalentemente carnivori fino all’alto Paleolitico, circa 11.700 anni fa.
Nonostante il passato evolutivo non debba necessariamente guidare le nostre scelte alimentari attuali, comprendere il ruolo che occupavamo nella catena alimentare ha un impatto significativo sulla nostra salute, fisiologia e sul nostro impatto sull’ambiente in epoche passate.
Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Physical Anthropology e fornisce un’importante prospettiva sulla dieta e l’evoluzione umana.
Links: