Un recente studio condotto dai ricercatori del Natural History Museum di Londra e dell’Istituto di Filosofia presso la KU Leuven ha rafforzato l’argomento secondo il quale i Neanderthal e gli esseri umani moderni (Homo sapiens) dovrebbero essere classificati come specie distinte per tracciare più accuratamente la nostra storia evolutiva. Secondo questo studio, al momento in cui H. sapiens si è espanso, la differenziazione tra le due specie era progredita al punto che erano distinte e riconoscibili come specie separate.
Diversi ricercatori hanno diverse definizioni su cosa classifichi una specie. È indiscusso che H. sapiens e i Neanderthal derivino dalla stessa specie genitrice, tuttavia gli studi sulla genetica ed evoluzione dei Neanderthal hanno riaccenduto il dibattito su se dovrebbero essere classificati come separati da H. sapiens o piuttosto come una sottospecie (H. sapiens neanderthalensis).
Chris Stringer del Natural History Museum di Londra e Andra Meneganzin dell’Istituto di Filosofia presso la KU Leuven sostengono che ci sono abbastanza prove morfologiche, ecologiche, genetiche e temporali per giustificare la categorizzazione dei Neanderthal e degli Homo sapiens come specie distinte. Queste prove riflettono la complessità del processo di speciazione, in cui le popolazioni di una specie genitrice divergono progressivamente per diventare specie discendenti diverse. Il disaccordo tassonomico è meglio spiegato da come il processo di speciazione è modellato nel registro, piuttosto che dai conflitti tra tipi di prove.
La Dott.ssa Andra Meneganzin, Ricercatrice Post-dottorato presso l’Istituto di Filosofia della KU Leuven e autrice principale dello studio, sottolinea l’importanza di considerare la speciazione come un processo graduale che si è verificato per più di 400.000 anni. Meneganzin afferma che il disaccordo tassonomico sulla classificazione della nostra specie e dei Neanderthal offre un esempio di aspettative semplificate riguardo alla natura della speciazione. Il Professore Chris Stringer, Responsabile della Ricerca presso il Natural History Museum e co-autore dello studio, aggiunge che i Neanderthal e gli Homo sapiens si sono incrociati nel corso del tempo, ma la differenziazione tra le due specie era tale da renderle distintamente diverse.
Mappare la speciazione su un periodo di 400.000 anni da prove paleontologiche e archeologiche si è rivelato una sfida per gli scienziati, poiché H. sapiens e i Neanderthal hanno continuato a incrociarsi e a scambiarsi geni e comportamenti. Tuttavia, il registro fossile mostra che al momento dell’espansione di H. sapiens e dei successivi incroci, la differenziazione tra le due specie era avvenuta al punto da renderle specie distinguibili. I Neanderthal erano meglio adattati ai climi freddi, con differenze morfologiche che suggeriscono organi interni più grandi rispetto agli Homo sapiens.
Questo nuovo studio, che si inserisce in un campo di ricerca in continua evoluzione, fornisce un quadro teorico per studi futuri, chiedendo una contestualizzazione cronologica ed evolutiva più sfumata del registro fossile disponibile.
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