I funzionari dei CDC hanno recentemente emesso un avviso riguardante l’aumento dei casi di parvovirus B19 negli Stati Uniti, un virus respiratorio altamente contagioso. Il parvovirus B19 è un virus stagionale che colpisce esclusivamente gli esseri umani, noto per causare la quinta malattia o sindrome delle guance rosse. Si trasmette facilmente attraverso goccioline respiratorie, come quelle prodotte da tosse e starnuti. È diffuso, con circa la metà degli adulti che sviluppano anticorpi entro i 20 anni e il 70% entro i 40 anni. Tuttavia, coloro che lavorano con bambini hanno un rischio maggiore di infezione.
Pur non essendo oggetto di sorveglianza di routine da parte dei CDC, segnalazioni da laboratori commerciali e medici indicano un aumento delle infezioni negli Stati Uniti, soprattutto tra i bambini di 5-9 anni e le donne in gravidanza. I sintomi del parvovirus possono includere febbre, mal di testa, tosse, mal di gola, eruzioni cutanee e dolori articolari. Questi sintomi, che compaiono solitamente dopo circa 7 giorni dall’infezione, possono variare tra bambini e adulti.
Le complicazioni possono interessare il sistema nervoso, le articolazioni o il sangue, soprattutto in individui immunodepressi o con determinate condizioni di salute. Il parvovirus può essere trasmesso al feto durante la gravidanza, comportando rischi come anemia fetale e perdita della gravidanza. Attualmente non esistono vaccini o trattamenti specifici per il virus, ma il focus è sul trattamento dei sintomi e sulla prevenzione.
Per prevenire l’infezione, è consigliabile seguire le pratiche standard per evitare malattie respiratorie: coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce, lavarsi frequentemente le mani e pulire le superfici toccate regolarmente. È importante consultare operatori sanitari qualificati per eventuali domande o preoccupazioni riguardanti il parvovirus B19.
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