Un nuovo paradigma svela che gli oceani non solo immagazzinano energia come calore, ma anche come energia quantistica, contribuendo all’accelerazione del riscaldamento globale. I modelli climatici attuali devono essere aggiornati per considerare questo aspetto, anche se la riduzione delle emissioni di gas serra rimane fondamentale per affrontare il problema di base.
Secondo lo scienziato australiano Geoff Smith, l’accelerazione dell’assorbimento di calore negli oceani, che non è prevista nei modelli climatici attuali, è dovuta alla fisica quantistica. In un recente articolo pubblicato sul Journal of Physics Communications, il Professor Emerito di Fisica Applicata presso l’Università di Tecnologia di Sydney (UTS) propone un nuovo paradigma della fisica termica quantistica per comprendere meglio l’impatto del riscaldamento globale sugli oceani e di conseguenza sul clima e sul meteo.
Temperature Oceaniche in Aumento: Un Segnale di Avvertimento
Il Professor Smith ha evidenziato che i dati raccolti in oltre 70 anni mostrano un aumento accelerato delle temperature oceaniche e dell’energia totale immagazzinata negli oceani. All’inizio di quest’anno, il mondo ha superato un tragico traguardo con una temperatura media globale della superficie marina di 21,1°C. I modelli scientifici attuali, considerando i continui aumenti dei gas serra atmosferici, non prevedono questa accelerazione preoccupante, ha sottolineato il Professor Smith.
Secondo lo scienziato, l’energia immagazzinata negli oceani è una combinazione di calore e energia che fornisce informazioni sulle proprietà dei materiali. Quando l’acqua oceanica assorbe calore dalla radiazione solare e atmosferica, immagazzina energia non solo come calore, ma anche come coppie ibride di fotoni accoppiati alle molecole d’acqua in oscillazione. Queste coppie rappresentano una forma naturale di informazione quantistica, diversa da quella utilizzata nella computazione quantistica. Questo surplus di energia è sempre esistito e ha contribuito alla stabilità termica degli oceani fino al 1960.
Tuttavia, il calore rilasciato durante la notte a seguito del riscaldamento diurno non è più stabile poiché l’apporto aggiuntivo di calore dall’atmosfera terrestre aumenta entrambe le forme di energia immagazzinate. Il Professor Smith ha sottolineato che il ruolo dell’energia non termica nell’accelerare le temperature oceaniche deve essere ora considerato nei modelli climatici.
Secondo il Professor Smith, i modelli attuali per le risposte termiche dei sistemi costruiti e naturali all’aperto potrebbero richiedere ulteriori affinamenti per garantire un maggiore comfort, un minor consumo di energia e una migliore salute umana, vegetale e animale in un clima in riscaldamento.
Tuttavia, l’unico modo per rallentare e fermare l’allarmante accelerazione delle temperature è ridurre le emissioni di gas serra atmosferici.
Riferimento: “Un modello quantistico a molti corpi è proposto come meccanismo responsabile dell’accelerazione dei tassi di assorbimento di calore negli oceani all’aumentare degli input di calore antropogenico” di G.B. Smith, 13 novembre 2024, Journal of Physics Communications. DOI: 10.1088/2399-6528/ad8f11.