Attualmente, i viaggi spaziali sono riservati agli astronauti, ai cosmonauti e ai super-ricchi, lasciando poco spazio per la privacy in assenza di gravità, a meno che non si desideri condividere lo spazio con Jeff Bezos o il Capitano Kirk. Tuttavia, il futuro potrebbe riservare sorprese. Se l’umanità sopravviverà abbastanza a lungo e manterrà l’interesse per l’esplorazione spaziale, potrebbero sorgere insediamenti sulla Luna, su Marte o addirittura oltre. Con le imminenti missioni spaziali prolungate e l’aumento del turismo spaziale, la questione della riproduzione umana in condizioni di microgravità è diventata sempre più rilevante, come evidenziato da un nuovo studio.
Le conoscenze sugli effetti della microgravità sulla riproduzione umana, in particolare sui gameti maschili, sono ancora limitate a causa delle sfide tecniche ed etiche che rendono difficile condurre esperimenti in questo ambito. Mentre gli studi condotti su modelli animali sotto gravità simulata hanno fornito alcuni risultati, è importante comprendere che le reazioni dello sperma variano tra le specie. Ad esempio, negli spermatozoi di topo si osserva una ridotta motilità, mentre negli spermatozoi di toro si registra un aumento della motilità.
Per indagare gli effetti della microgravità sullo sperma umano, un team di ricerca ha deciso di eseguire un volo parabolico, noto anche come “vomit comet” per via delle sue caratteristiche che possono causare il mal di mare. Nonostante i voli parabolici siano una soluzione economica e accessibile, presentano delle limitazioni nel simulare l’ambiente di microgravità a causa dell’ipergravità che si verifica quando l’aereo tocca il punto più basso della sua traiettoria.
Il team ha selezionato quindici volontari con sperma idoneo per partecipare allo studio. Prima del volo, i campioni di sperma sono stati analizzati e divisi in due gruppi: uno sottoposto all’esperienza della microgravità durante il volo e l’altro mantenuto a terra come gruppo di controllo. Durante il volo, i campioni sono stati fissati in modo sicuro per evitare interferenze con l’equipaggio e monitorati attentamente con accelerometri.
Dopo il volo, i campioni di sperma sono stati riportati in laboratorio per ulteriori analisi. Il team ha scoperto che l’esposizione alla microgravità e ai cambiamenti gravitazionali a breve termine ha comportato una significativa diminuzione della motilità e della vitalità degli spermatozoi umani freschi. Questo dato potrebbe avere implicazioni importanti per le future missioni di insediamento umano nello spazio, soprattutto considerando possibili periodi prolungati di esposizione a condizioni di microgravità e ipergravità.
Il meccanismo alla base della riduzione della motilità degli spermatozoi rimane ancora sconosciuto, e ulteriori studi sono necessari per approfondire la questione. Poiché gli esperimenti condotti hanno coinvolto solo brevi periodi di microgravità, sorge la domanda su quali potrebbero essere gli effetti di un’esposizione prolungata. Lo studio è stato pubblicato su Acta Astronautica.