Popolare l’Universo al di fuori del nostro pianeta di origine potrebbe essere ostacolato dalla microgravità, che sembra confondere gli spermatozoi sulla direzione da seguire. Un team di ricercatori della Technical University of Catalonia e dell’Ospedale Universitario Dexeus in Spagna ha condotto uno studio su 15 campioni di sperma umano. Ogni campione è stato diviso in due parti: una è rimasta sulla Terra, mentre l’altra è stata esposta alla microgravità attraverso voli parabolici.
I campioni di sperma esposti alla microgravità hanno mostrato significative diminuzioni nella motilità e nella vitalità degli spermatozoi. Sebbene la microgravità non abbia causato la morte degli spermatozoi, ha comunque provocato seri problemi di salute. I cambiamenti significativi nel carico gravitazionale hanno portato a una notevole diminuzione della vitalità e della motilità degli spermatozoi, suggerendo che l’esposizione prolungata potrebbe avere conseguenze ancora più gravi.
La velocità curvilinea degli spermatozoi, ovvero la velocità con cui si muovono verso l’ovulo, è stata particolarmente influenzata, suggerendo che le probabilità di fecondazione nello spazio siano inferiori rispetto alla Terra. Tuttavia, alcuni aspetti della salute degli spermatozoi, come la frammentazione del DNA, la forma, lo stress ossidativo e l’apoptosi, sembrano non essere stati influenzati dalla microgravità.
La ricerca solleva domande sulla riproduzione nello spazio, sia in termini tradizionali che di tecniche di riproduzione assistita come la fecondazione in vitro (FIV). Ulteriori studi sono necessari per comprendere meglio gli effetti della microgravità sugli spermatozoi e valutare la possibilità di riproduzione umana nello spazio.
La ricerca pubblicata in Acta Astronautica mette in luce l’importanza di considerare la riproduzione umana nello spazio, specialmente con l’aumento delle missioni spaziali prolungate e dell’interesse nel turismo spaziale. Gli scienziati sono ancora alla ricerca di risposte sul perché la microgravità influenzi gli spermatozoi e sull’effettiva fattibilità della concezione in condizioni di microgravità.
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