Visto dallo spazio, il margine occidentale del deserto del Sahara si presenta come un mondo a parte. La vasta distesa di sabbia dal caratteristico tono rosso si trasforma in un mare di dune che si muovono fluidamente con il vento, senza ostacoli vegetali o terreni. Un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ha immortalato di recente questa visione mentre orbitava sopra il sud-est del Marocco, non distante dal confine con l’Algeria.
La fotografia, condivisa di recente dall’Osservatorio della Terra della NASA, mostra un’area chiamata Erg Chebbi, un vasto mare di sabbia che si estende su un’area di 18 per 9 chilometri (11,2 per 5,6 miglia) nell’Africa settentrionale. Questo paesaggio unico presenta numerose caratteristiche, tra cui le dune stellate, conosciute anche come dune a piramide.
Le dune stellate sono formate dall’azione del vento che sposta masse di sabbia da diverse direzioni, creando una forma con un picco centrale e creste che si irradiano verso l’esterno, simili a una stella o a una piramide. Sebbene siano comunemente associate al Sahara, le dune stellate si trovano anche in altre parti del mondo, come nella Penisola Arabica, in Cina e in Nord America, e persino su Marte e sulla luna di Saturno, Titano.
Questo tipo di duna può raggiungere altezze notevoli, fino a 300 metri (984 piedi) in luoghi come il deserto di Badain Jaran in Cina. Nonostante la loro imponenza, le dune stellate sono il tipo di duna meno studiato, come riportato in un articolo del 2024 pubblicato sulla rivista Nature.
Nonostante l’apparenza inospitale di Erg Chebbi, la vita trova comunque un modo per prosperare. Nella parte inferiore del complesso di dune si trova un vasto acquifero che sostiene la vegetazione, inclusi alberi di palma e la città di Merzouga. In cima alle dune, si possono scorgere piccoli accampamenti. In passato, questi accampamenti erano di proprietà dei popoli indigeni Amazigh (Berberi), nomadi dell’Africa settentrionale da millenni. Oggi, sono luoghi frequentati principalmente dai turisti desiderosi di sperimentare il deserto del Sahara in prima persona.
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