La ricerca di vita aliena: tra speranze e delusioni

Un'analisi del segnale alieno BLC-1 e le nuove scoperte

Un regista ha annunciato che gli scienziati impegnati nell’osservazione del cielo alla ricerca di segni di civiltà aliena intelligente hanno individuato una tecnofirma aliena, la quale sarà presto svelata al pubblico. Questa potrebbe essere la svolta tanto attesa? Siamo finalmente entrati in contatto con forme di vita extraterrestri? È il momento di festeggiare o di mantenere la calma e analizzare attentamente i fatti?

Nel 2019, il radiotelescopio di Parkes in Australia ha puntato i suoi occhi su Proxima Centauri, la nostra stella più vicina, con l’obiettivo di studiare le eruzioni stellari. L’anno successivo, un tirocinante presso il progetto Breakthrough Listen dell’Università di Oxford, finalizzato alla ricerca di tracce di vita al di là del nostro pianeta, ha individuato un segnale insolito nei dati raccolti, persistente per diverse ore. Questo segnale ha suscitato un certo entusiasmo, ma anche molta cautela, considerando le numerose false allerte del passato riguardanti segnali alieni, come il celebre segnale Wow! o le presunte firme di calore emesse da sfere di Dyson.

Tuttavia, questo segnale a banda stretta a 982 MHz non corrispondeva a nessuna fonte naturale conosciuta, e la sua intensità sembrava diminuire quando le osservazioni si allontanavano dalla presunta fonte, suggerendo che potesse provenire da un’altra parte dello spazio. Inoltre, il segnale non rientrava nei tipici disturbi radio locali (RFI) e presentava caratteristiche compatibili con un possibile trasmettitore situato in un altro sistema stellare, come descritto nel primo articolo dedicato al segnale, denominato BLC-1.

Questo ha attirato l’attenzione degli scienziati impegnati nella ricerca di vita aliena, che hanno approfondito ulteriormente l’analisi del segnale. Il dottor Andrew Siemion di Breakthrough Listen ha dichiarato che il segnale era senza dubbio uno dei più intriganti mai osservati fino a quel momento. Tuttavia, ulteriori studi condotti da altri team hanno attribuito il segnale a interferenze locali nei dati, smentendo l’ipotesi di una tecnofirma extraterrestre.

Successive analisi hanno confermato che BLC-1 era probabilmente il risultato di interferenze radio terrestri, e non di un segnale alieno proveniente da Proxima Centauri, come inizialmente ipotizzato. Nonostante le speranze iniziali, sembrava che la ricerca di vita extraterrestre fosse incappata in un’altra delusione.

Tuttavia, il regista Simon Holland ha rivelato di aver ricevuto informazioni da Siemion che il segnale continuava a suscitare interesse. Holland ha dichiarato che, analizzando i dati di SETI at home, erano stati individuati cinque candidati molto promettenti, firme misteriose che potrebbero rappresentare una tecnologia di un’intelligenza non umana. Questo nuovo sviluppo ha riportato l’attenzione su BLC-1 e ha alimentato la speranza di una possibile scoperta aliena.

Nonostante le ricerche in corso e l’interesse persistente, al momento non ci sono nuove evidenze o sviluppi significativi riguardanti BLC-1 che possano modificare le conclusioni precedenti. Resta da vedere se questa volta si tratti davvero di un segnale alieno o di un’altra spiegazione razionale. La ricerca di vita extraterrestre continua, alimentando la curiosità e la speranza di un giorno fare un incontro che cambierà la storia dell’umanità.

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