Il nuovo vulcano di Io: scoperta spettacolare nello spazio

La sonda Juno rivela un vulcano emergente sulla luna di Giove

Io è una delle più grandi lune di Giove e la più vicina delle quattro lune galileiane. È anche il luogo più attivo vulcanicamente nel Sistema Solare, e continua a confermare questo primato rivelando di aver formato un nuovo vulcano in meno di tre decenni.

L’ultima osservazione ravvicinata della luna è stata effettuata dalla missione Galileo della NASA, che l’ha studiata alla fine degli anni ’90. Attualmente, la sonda Juno della NASA sta studiando Giove e ha avuto l’opportunità di passare vicino a Io alcune volte nei mesi recenti. Durante questi sorvoli, la sonda ha utilizzato la sua JunoCam e sensori infrarossi per scattare alcune foto della superficie di Io.

Confrontando le immagini tra le due missioni, gli scienziati hanno notato qualcosa di sorprendente: un nuovo vulcano è emerso dal 1997. Su Io sono presenti centinaia di vulcani attivi, ma questo nuovo vulcano si trova appena a sud dell’equatore della luna e le immagini della Juno mostrano chiaramente flussi di lava fresca e depositi vulcanici che coprono un’area di 32.400 chilometri quadrati, oltre 1,6 volte l’area del Galles.

Michael Ravine, Advanced Projects Manager presso Malin Space Science Systems, Inc., che gestisce la JunoCam per il progetto Juno della NASA, ha dichiarato: “Le nostre recenti immagini della JunoCam mostrano molti cambiamenti su Io, inclusa questa grande e complessa caratteristica vulcanica apparsa dal 1997.”

L'immagine della regione di Io in bianco e nero scattata da Galileo nel novembre 1997 confrontata con l'immagine a colori di JunoCam del febbraio 2024 mostra chiaramente il nuovo vulcano.
L’immagine della regione scattata da Galileo nel novembre 1997 confrontata con quella di JunoCam del febbraio 2024 mostra chiaramente il nuovo vulcano.
NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS

La sonda Juno ha effettuato tre sorvoli ravvicinati di Io tra il 2023 e il 2024, catturando circa 20 immagini a colori della luna. Queste immagini hanno rivelato nuovi flussi di lava, depositi superficiali e nove colonne di fumo provenienti dai vulcani attivi sulla superficie ionica. Il nuovo vulcano si trova ad est di un’altra caratteristica vulcanica già presente nel 1997, chiamata Kanehekili, e al momento rimane senza nome.

La migliore immagine è stata scattata durante il sorvolo del 3 febbraio 2024. JunoCam ha fornito immagini straordinarie, accessibili al pubblico per l’elaborazione autonoma dei dati. Scott Bolton, Principal Investigator della missione Juno della NASA, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei cittadini scienziati nel processo di esplorazione spaziale, offrendo a tutti la possibilità di partecipare attivamente alla ricerca scientifica.

I risultati di queste osservazioni sono stati presentati al Congresso Europeo di Scienze Planetarie (EPSC) a Berlino, evidenziando l’importanza delle missioni spaziali per l’avanzamento della conoscenza scientifica sul Sistema Solare.

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