Virus e Alghe Rosse: Antiche Relazioni nelle Sorgenti Termali di Yellowstone

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Gli ambienti estremi, come le sorgenti calde del Parco Nazionale di Yellowstone, possono imitare le condizioni in cui la vita è emersa sulla Terra. (Bildagentur Zoonar GmbH/Shutterstock.com)

Nelle bollenti e super-acide sorgenti termali del Parco Nazionale di Yellowstone si cela una strana comunità di virus con un’antica origine. Questi microscopici organismi sono parte integrante dell’albero evolutivo della vita, offrendo spunti interessanti per comprendere le origini stesse della vita. Nei contesti in cui c’è vita, è probabile trovare anche virus, esseri che necessitano di un ospite per replicarsi. Questo principio si conferma anche nell’ambiente ostile delle sorgenti geotermali di Yellowstone, dove le Cyanidiophyceae, alghe rosse unicellulari, dominano la scena.

Uno studio recente condotto da un team di scienziati ha esaminato campioni prelevati dal Lemonade Creek all’interno del Parco Nazionale di Yellowstone al fine di approfondire le interazioni tra le Cyanidiophyceae e i virus presenti nell’area. Tra i tre habitat analizzati – il torrente, le rocce e il suolo circostante – sono emerse collezioni uniche di virus, con i giganteschi virus Megaviricetes che si sono rivelati i più diffusi.

Una delle scoperte più significative dello studio è stata la presenza di diverse classi di virus divergenti, specifiche per ciascun habitat, nonostante la vicinanza fisica tra di essi. I Megaviricetes, in particolare, hanno dimostrato di essere la classe dominante nel Lemonade Creek, suggerendo la loro capacità di infettare e influenzare la dinamica della popolazione di alghe rosse presenti nell’area.

Le Cyanidiophyceae presenti nelle sorgenti termali hanno un’origine che risale a almeno 1,5 miliardi di anni fa, il che suggerisce che i virus abbiano fatto la loro comparsa in un periodo simile per coesistere con esse. Questa relazione virus-ospite rappresenta un capitolo relativamente precoce nella storia evolutiva del nostro pianeta, considerando che la comparsa degli animali pluricellulari è avvenuta solo circa 600 milioni di anni fa.

Analizzando i geni dei virus, i ricercatori hanno potuto osservare come essi si siano adattati all’ambiente termofilo. Le loro proteine indicano che i virus appartengono a una linea evolutiva estremamente antica che ha sviluppato la capacità di resistere al calore fin dalle origini. Questo suggerisce che i virus non siano migrati nelle sorgenti termali dopo un lungo periodo trascorso in ambienti più freddi, ma siano invece abitanti consolidati di queste aree da tempi immemorabili.

È interessante notare che alcuni dei virus presenti sono correlati ad altri virus termofili che popolano le profondità degli oceani intorno alle fumarole idrotermali. Queste ultime rappresentano un ambiente ideale per la creazione della vita da sostanze inorganiche, suggerendo che i microrganismi termofili presenti in queste zone marine possano essere tra le prime forme di vita comparse sulla Terra.

I virus, sebbene non siano considerati organismi viventi, hanno svolto un ruolo cruciale in numerosi processi biologici e hanno influenzato in modo significativo l’evoluzione della vita, soprattutto attraverso il trasferimento laterale dei geni. I virus delle sorgenti termali di Yellowstone, parenti stretti di quelli presenti intorno alle fumarole idrotermali, potrebbero offrire preziose informazioni sulle prime forme di vita sulla Terra. Lo studio che ha approfondito queste tematiche è stato pubblicato sulla rivista Communications Biology.