Gli utensili in pietra primitivi rinvenuti in Ucraina risalgono a 1,4 milioni di anni fa, rendendoli i manufatti di fabbricazione umana più antichi conosciuti in Europa. Questa scoperta ha rivoluzionato la nostra comprensione della migrazione umana nel continente, poiché prima si pensava che gli utensili preistorici più antichi fossero presenti in Spagna e in Francia.
Scoperti originariamente nel 1974 nel sito ucraino di Korolevo, questi oggetti in pietra fanno parte del kit Oldowan, uno stile primitivo di fabbricazione di utensili umani che ha fatto la sua comparsa in Africa orientale circa 2,5 milioni di anni fa. Per decenni, gli scienziati hanno cercato di datare con precisione questi manufatti antichi, e solo di recente, grazie all’analisi dei nuclidi cosmogenici come il berillio-10 e l’alluminio-26, è emerso che hanno circa 1,42 milioni di anni.
Il sito di Korolevo è ora riconosciuto come la presenza umana più antica in Europa, anche se non sono stati trovati resti umani insieme agli utensili in pietra. Tuttavia, si ipotizza che Homo erectus, la specie umana conosciuta per essere esistita al di fuori dell’Africa 1,4 milioni di anni fa, sia stata probabilmente responsabile della loro creazione.
Secondo gli autori dello studio, Homo erectus è stato il primo degli ominidi a lasciare l’Africa circa due milioni di anni fa e a dirigersi verso il Medio Oriente, l’Asia orientale e l’Europa. Questo percorso migratorio è stato confermato da scoperte precedenti di utensili Oldowan in Georgia, Cina e Indonesia.
La datazione radiometrica del sito di Korolevo ha colmato il divario temporale tra le scoperte in Georgia, Spagna e Francia, confermando l’ipotesi che la migrazione umana in Europa sia avvenuta principalmente da est o sudest. Questo sito rappresenta anche la comparsa più settentrionale di Homo erectus, avvenuta durante un periodo interglaciale caldo che potrebbe aver agevolato la migrazione di questa specie verso latitudini più elevate.
Le prove raccolte a Korolevo supportano l’idea che l’Europa sia stata colonizzata da est, con gli ominidi che potrebbero essere giunti dal Levante attraverso l’Asia Minore, il corridoio del Danubio e il bacino Pannonico. I ricercatori riconoscono che la dispersione degli ominidi non è stata un processo lineare, ma le scoperte a Korolevo sfidano l’ipotesi che la colonizzazione delle latitudini più elevate sia avvenuta solo dopo la diffusa presenza umana nel sud Europa intorno a 1,2 milioni di anni fa.
Lo studio dettagliato su Korolevo è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, confermando l’importanza di questo sito archeologico per la comprensione della storia umana in Europa.
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