Un recente studio ha suggerito la presenza di un potenziale sistema universale di comunicazione non verbale. Gli studiosi hanno esaminato l’età in cui i bambini sviluppano le differenze tra i gesti durante il discorso e i gesti silenziosi che gli adulti utilizzano. Lo studio si è concentrato su bambini di età compresa tra 3 e 12 anni che parlavano inglese o turco. Ai bambini è stato chiesto di utilizzare le mani per rappresentare azioni specifiche, come correre dentro una casa. L’inglese e il turco sono stati scelti come confronto principale perché differiscono nel modo in cui si parla degli eventi. Ad esempio, se si vuole descrivere qualcuno che corre dentro una casa in turco, bisogna suddividerlo in due frasi separate. In inglese, invece, si può dire tutto in una sola frase compatta. I ricercatori volevano capire se i gesti seguono queste differenze e quanto presto i bambini imparano questi schemi durante il loro sviluppo. Ai bambini è stato chiesto di descrivere la stessa azione due volte: prima parlando e facendo gesti contemporaneamente, e poi usando solo i gesti senza parlare. I risultati hanno mostrato che quando i bambini parlavano e facevano gesti contemporaneamente, i loro gesti seguivano le convenzioni della loro lingua. Ciò significa che c’erano chiare differenze tra i gesti usati dai parlanti inglesi e turchi. Tuttavia, quando i bambini usavano solo i gesti senza parlare, i gesti erano notevolmente simili. È più facile esprimere contemporaneamente la corsa e l’entrata in un unico gesto rispetto al discorso, soprattutto per i parlanti turchi che devono esprimere la corsa e l’entrata in due frasi separate nel loro discorso. È interessante notare che questi schemi si manifestano in età precoce, con i bambini che iniziano a utilizzare i gesti durante il discorso intorno ai 3-4 anni. In uno studio precedente, gli studiosi hanno esaminato questo fenomeno in adulti vedenti e non vedenti, trovando le stesse differenze nei gesti durante il discorso e le stesse somiglianze nei gesti silenziosi. Questo è stato sorprendente, considerando che i partecipanti non vedenti erano ciechi fin dalla nascita e quindi non avevano mai visto nessuno fare gesti prima. I risultati di questi studi suggeriscono l’esistenza di un potenziale sistema di gesti universale che ci consente di comunicare indipendentemente dalla lingua, dalla vista o dall’udito. Il prossimo passo sarà studiare bambini turchi e inglesi non vedenti per vedere se gli stessi schemi appaiono anche in loro.
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