Ultime ricerche condotte dall’intelligenza artificiale indicano che una decarbonizzazione rapida da sola non sarà sufficiente a evitare che il riscaldamento globale superi i 1,5 gradi Celsius. Gli esperti prevedono che gli anni a venire potrebbero superare i record di temperature registrati fino ad oggi, confermando una tendenza al rialzo delle temperature globali.
Uno studio recente pubblicato su Geophysical Research Letters ha rivelato che l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali è ormai quasi impossibile da raggiungere. I ricercatori prevedono che nei prossimi anni si verificheranno probabilmente nuovi record di calore senza precedenti, con una probabilità del 50% che le temperature globali superino i 2 gradi Celsius, anche nel caso in cui gli sforzi attuali per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050 avessero successo.
Questi risultati mettono in discussione la validità delle previsioni precedenti, inclusi i rapporti del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), che suggerivano che una decarbonizzazione rapida potesse mantenere il riscaldamento al di sotto dei 2 gradi Celsius. Gli scienziati sottolineano la crescente difficoltà nel raggiungere gli obiettivi climatici, considerando gli impatti accelerati che si stanno già manifestando in tutto il mondo, come ondate di calore e fenomeni meteorologici estremi.
Noah Diffenbaugh, esperto di climatologia della Stanford Doerr School of Sustainability, ha dichiarato che, anche nel migliore dei casi, è probabile che le condizioni climatiche peggiorino rispetto al passato recente. Quest’anno è destinato a superare il 2023 come l’anno più caldo mai registrato sulla Terra, con temperature medie globali previste superiori a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali.
Il nuovo studio, condotto da Diffenbaugh e Elizabeth Barnes dell’Università dello Stato del Colorado, ha utilizzato un sistema di intelligenza artificiale per prevedere l’andamento delle temperature globali in base alla velocità di decarbonizzazione. I ricercatori hanno addestrato l’IA utilizzando dati storici sulle temperature e sulle emissioni di gas serra provenienti da simulazioni di modelli climatici, al fine di ottenere previsioni più accurate sul riscaldamento futuro.
Barnes ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale come strumento per ridurre l’incertezza nelle proiezioni climatiche future, poiché apprende dai modelli climatici esistenti e viene affinata con le osservazioni del mondo reale. Questo approccio integrato tra dati simulati e osservazioni effettive potrebbe fornire una visione più chiara e dettagliata dell’evoluzione del clima globale, aiutando a guidare politiche e azioni mirate a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
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