Oggi gli esseri umani vivono più a lungo che mai, ma la qualità di quegli anni aggiunti è un tema di crescente preoccupazione.
Indagine sull’aspettativa di vita e la salute
Un’indagine condotta su 183 nazioni membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che, sebbene l’aspettativa di vita sia in costante aumento, non si può dire lo stesso per gli anni vissuti in salute.
- Secondo i ricercatori della Mayo Clinic, nel 2019 le persone in tutto il mondo stavano vivendo in media 9,6 anni di vita afflitti da disabilità o malattie, registrando un aumento del 13% rispetto al 2000.
- In parallelo, l’aspettativa di vita globale è cresciuta di 6,5 anni, ma l’aspettativa di vita in salute è aumentata solo di 5,4 anni.
Situazione negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, il divario tra l’aspettativa di vita e la “salute di vita” sta diventando sempre più evidente.
- Tra il 2000 e il 2019, l’aspettativa di vita è salita da 79,2 a 80,7 anni per le donne e da 74,1 a 76,3 anni per gli uomini.
- Tuttavia, se si considerano gli anni di vita in salute aggiunti, lo scarto è aumentato solo di 0,6 anni tra gli uomini e, per le donne, l’aspettativa di vita in salute è rimasta sostanzialmente stabile, eguagliando i dati del 2000 nel 2019.
Questo significa che se una donna americana raggiungesse l’età media di 80,7 anni, gli ultimi 12,4 anni della sua vita sarebbero influenzati da malattie o disabilità.
Divario tra “salute di vita” e aspettativa di vita negli Stati Uniti
Secondo i ricercatori Armin Garmany e Andre Terzic, il divario tra la “salute di vita” e l’aspettativa di vita negli Stati Uniti è del 29% superiore alla media globale.
- Questi dati evidenziano che i progressi nella longevità non sono accompagnati da un miglioramento equivalente nella qualità della vita.
- Terzic, esperto di salute cardiovascolare presso la Mayo Clinic, sottolinea che l’invecchiamento spesso porta a più anni di vita condizionati da malattie.
Questa ricerca ha importanti implicazioni pratiche e politiche, evidenziando la necessità di ridurre il divario tra la “salute di vita” e l’aspettativa di vita.
Impatto differenziale sulle donne
I risultati di questo studio si allineano con ricerche precedenti che indicano come le donne, sebbene tendano a vivere più a lungo degli uomini, accumulino anche più anni di vita non sana, principalmente a causa di condizioni croniche.
- Per affrontare questa sfida, l’OMS ha introdotto una nuova metrica chiamata aspettativa di vita in salute (HALE) per valutare l’impatto delle malattie e delle disabilità in età avanzata, soprattutto dopo i 60 anni.
Approccio multifattoriale per affrontare il divario
Il divario tra l’aspettativa di vita e la “salute di vita” è una tendenza globale confermata da una revisione condotta dai ricercatori Garmany e Terzic.
- Questo divario, sebbene universale, richiede un approccio multifattoriale per essere affrontato in modo efficace, considerando le differenze tra paesi e gruppi di popolazione.
- In particolare, il divario è più evidente nel sesso femminile, che tende a soffrire di più di malattie non trasmissibili in età avanzata.
Il crescente divario tra “salute di vita” e aspettativa di vita richiede un passaggio rapido a sistemi di cura proattivi incentrati sul benessere, come sottolineano i ricercatori.
Questo studio, pubblicato su JAMA Network Open, evidenzia la necessità di affrontare con urgenza la sfida di garantire una longevità non solo quantitativamente maggiore, ma anche qualitativamente migliore per tutti.
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