Rivelazioni sulle allucinazioni uditive e il cervello umano

Studio sulla percezione uditiva e le allucinazioni legate alla schizofrenia

I ricercatori della NYU hanno condotto uno studio sui percorsi di scarico corollario uditivo del cervello, che sono fondamentali per distinguere i suoni auto-generati dai rumori esterni, in pazienti affetti da epilessia. Questa ricerca ha rivelato il coinvolgimento del cortex motorio nella gestione di tali segnali, offrendo importanti spunti anche per la comprensione delle allucinazioni uditive legate alla schizofrenia.

Gli esperimenti condotti su pazienti con epilessia

hanno permesso di identificare i circuiti cerebrali coinvolti nel distinguere i suoni auto-generati, come la propria voce, dai rumori di fondo. Questi segnali, noti come scarichi corollari uditivi, hanno origine e terminano in specifiche regioni del cortex, in particolare nel cortex motorio e uditivo, che collaborano per gestire i movimenti muscolari volontari e l’udito.

Da un punto di vista evolutivo

la capacità di distinguere i propri suoni da quelli degli altri ha avuto un ruolo cruciale nella sopravvivenza di molte specie animali, consentendo loro di comunicare e orientarsi nell’ambiente. Negli esseri umani, interruzioni in questi percorsi sono associate alle allucinazioni uditive nella schizofrenia, dove le persone possono avere difficoltà a distinguere le voci reali dai suoni esterni.

Il recente studio condotto dai ricercatori della NYU Langone Health

ha coinvolto otto adulti con epilessia sottoposti a intervento chirurgico. Attraverso esperimenti vocali, è emerso che i segnali di scarico corollario uditivo si muovono dal cortex motorio alla regione uditiva corticale, fornendo così nuove informazioni sui meccanismi cerebrali coinvolti nella percezione uditiva.

I risultati dello studio

hanno rivelato che le interruzioni nello scarico corollario potrebbero essere alla base delle allucinazioni uditive nella schizofrenia, spiegando la difficoltà delle persone affette a distinguere le voci reali dai suoni esterni. Questa ricerca ha contribuito a chiarire il ruolo del cortex motorio nel mantenere la vigilanza ambientale durante il linguaggio e potrebbe aprire nuove prospettive per la comprensione di disturbi come la balbuzie.

Il team di ricerca ha utilizzato un modello informatico

per analizzare le registrazioni dell’attività cerebrale durante esperimenti vocali, evidenziando l’importanza di regioni specifiche del cervello nel processo di percezione uditiva. Questo approccio ha permesso di individuare i circuiti cerebrali coinvolti nello scarico corollario e di fornire nuove prospettive sulla comprensione del linguaggio umano e dei disturbi uditivi.

Il Dr. Amirhossein Khalilian-Gourtani

principale investigatore dello studio, ha sottolineato l’importanza di questi risultati nel contesto della ricerca sul linguaggio umano e della schizofrenia, offrendo nuove chiavi di lettura sulle allucinazioni uditive e sulle disfunzioni cerebrali associate a tali disturbi. Il team di ricerca ha pianificato ulteriori studi per approfondire la comprensione dei meccanismi cerebrali coinvolti nelle allucinazioni uditive e per sviluppare nuove strategie diagnostiche e terapeutiche.

Questo studio

pubblicato nelle Proceedings of the National Academy of Sciences, rappresenta un importante contributo alla ricerca sul cervello umano e alle sue complesse funzioni cognitive legate all’udito e al linguaggio.

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