Insetti mangia-plastica: una soluzione innovativa contro l’inquinamento

I vermi di farina possono ingerire e assimilare microplastiche, aprendo nuove prospettive nella lotta all'inquinamento

I vermi di farina, noti per la loro capacità di mangiare e assorbire plastica, potrebbero rappresentare una soluzione innovativa per combattere l’inquinamento diffuso da questo materiale che persiste per decenni negli ecosistemi globali.

Uno studio condotto dalla zoologa dell’UBC, dottoressa Michelle Tseng, insieme all’ex studentessa Shim Gicole, ha evidenziato che i vermi di farina sono in grado di ingerire e assimilare microplastiche, anche in condizioni più realistiche rispetto a ricerche precedenti.

I vermi di farina, noti per essere decompositori naturali e capaci di sopravvivere a lungo senza cibo, sono stati sottoposti a un esperimento in cui sono stati alimentati con mascherine facciali macinate, un comune prodotto di plastica mescolato a crusca per renderlo più appetibile.

Dopo 30 giorni di alimentazione con microplastiche, i vermi di farina hanno consumato circa la metà delle particelle disponibili, pari a circa 150 particelle per insetto, aumentando di peso nel processo. Hanno eliminato solo una piccola frazione delle microplastiche ingerite, circa quattro-sei particelle per milligrammo di rifiuto, assorbendo il resto.

Nonostante il consumo di microplastiche, gli insetti non hanno mostrato segni di compromissione della sopravvivenza o della crescita. La dottoressa Tseng ha sottolineato l’importanza di studiare i meccanismi digestivi degli insetti per comprendere come possano scomporre le microplastiche e utilizzare queste conoscenze su larga scala per contrastare l’inquinamento da plastica.

Questo studio apre la strada a considerare gli insetti come potenziali alleati nella lotta all’inquinamento. Mentre attualmente milioni di insetti vengono uccisi quotidianamente dall’uso di pesticidi, potrebbero essere proprio questi piccoli organismi a offrire soluzioni innovative per la gestione delle plastiche e altre sostanze inquinanti.

Lo studio, intitolato “Consumo parziale di mascherine facciali mediche da parte di una specie comune di coleottero” è stato pubblicato su Biology Letters il 30 novembre 2024, e rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca sulle potenzialità degli insetti nel contrastare l’inquinamento da plastica.

Riferimento: Shim Gicole, Alexandra Dimitriou, Natasha Klasios e Michelle Tseng. (30 novembre 2024). “Consumo parziale di mascherine facciali mediche da parte di una specie comune di coleottero”. Biology Letters. DOI: 10.1098/rsbl.2024.0380.