Un nuovo studio avverte che il primo giorno senza ghiaccio nell’Oceano Artico potrebbe verificarsi già in questo decennio. Climatologi dell’Università del Colorado (CU) Boulder e dell’Università di Göteborg hanno utilizzato modelli informatici per indagare su quando l’Artico potrebbe sperimentare il suo primo giorno senza ghiaccio, definito come un’area di ghiaccio marino di 1 milione di chilometri quadrati o meno.
Il team ha eseguito 366 simulazioni di cambiamento climatico dal 2023 al 2100 utilizzando 11 diversi modelli climatici. I risultati hanno mostrato una vasta gamma di possibilità: il primo giorno senza ghiaccio potrebbe verificarsi in soli tre anni o potrebbe non accadere entro la fine del secolo. Tuttavia, la maggior parte delle simulazioni ha previsto che questo evento si verificherebbe entro 7-20 anni, anche nel caso in cui le emissioni di gas serra venissero ridotte.
Nove delle simulazioni hanno indicato un giorno senza ghiaccio entro tre-sei anni, sebbene questo scenario sia improbabile ma ad alto rischio. Gli autori hanno identificato le condizioni che potrebbero portare a una transizione così rapida: autunni, inverni e primavere insolitamente caldi che preparano l’estate successiva a far fondere più ghiaccio marino.
Secondo la climatologa Alexandra Jahn, il primo giorno senza ghiaccio non cambierà drasticamente le cose, ma dimostrerà che l’ambiente naturale dell’Oceano Artico, tradizionalmente coperto da ghiaccio marino e neve tutto l’anno, è stato alterato dalle emissioni di gas serra.
L’Artico e l’Antartide vedono naturalmente variazioni nell’estensione del ghiaccio marino nel corso dell’anno. L’area minima di ghiaccio marino registrata nel 2021 è stata la settima più piccola mai registrata, con una tendenza al ribasso del 12,4% per decennio dal 1978.
Gli scienziati hanno stimato in precedenza quando l’Artico potrebbe diventare senza ghiaccio per ampi tratti del periodo estivo. Il nuovo studio si è concentrato sul momento in cui potrebbe verificarsi il primo giorno senza ghiaccio, evidenziando che in tutte le simulazioni del peggior caso, il ghiaccio marino era precondizionato per alcuni anni prima dell’evento.
Le condizioni che potrebbero innescare il primo giorno senza ghiaccio includono autunni più caldi, ondate di calore fino a dicembre, inverni con temperature sopra i -20 °C per periodi prolungati, primavere anticipate e estati molto calde con tempeste che stressano ulteriormente il ghiaccio marino.
Il team ha evidenziato che i giorni senza ghiaccio si sono verificati negli anni in cui il riscaldamento globale ha superato di 1,5 °C la linea di base preindustriale, l’obiettivo dell’Accordo di Parigi. Rispettare le linee guida dell’accordo potrebbe ritardare un Artico senza ghiaccio, ma il 2024 potrebbe essere il primo anno a superare tale soglia, indicando un potenziale percorso negativo.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications.
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