Le rotte dei voli degli aerei che attraversano il globo presentano delle peculiarità degne di nota. Una di queste è la tendenza a non seguire percorsi lineari diretti verso le destinazioni, il che può sembrare piuttosto ovvio. Tuttavia, se si analizza attentamente, si può notare che pochissimi aeromobili sorvolano il Tibet. Questo fatto può essere attribuito alla conformazione geografica della regione tibetana, caratterizzata da numerose catene montuose e altipiani elevati.
Sebbene le montagne non costituiscano un ostacolo insormontabile per gli aerei, che possono semplicemente elevarsi al di sopra di esse, è proprio la presenza di queste formazioni geologiche a rendere evitabile il sorvolo del Tibet. Le catene montuose, infatti, generano turbolenze nell’aria. In parole povere, la turbolenza può essere paragonata a una perturbazione atmosferica, simile al movimento delle onde e delle correnti marine.
Secondo Darren Ansell, esperto di Ingegneria Spaziale e Aerospaziale presso l’Università di Central Lancashire, la turbolenza si manifesta quando l’aria incontra ostacoli come le montagne, alterando il flusso atmosferico e creando perturbazioni nell’aria circostante. Questo fenomeno è particolarmente evidente durante il decollo e l’atterraggio in prossimità di catene montuose o terreni accidentati.
Sebbene sia teoricamente possibile sorvolare il Tibet, le catene montuose presenti nella regione possono rendere il volo piuttosto movimentato. Un ulteriore fattore da considerare è legato alla sicurezza dei voli. Gli aerei che attraversano il Tibet volano a quote molto elevate, ben al di sopra dei 5.000 metri di altitudine medi della regione. Tuttavia, in caso di depressurizzazione della cabina (un evento raro ma non impossibile), i piloti potrebbero essere costretti a scendere a circa 3.000 metri (10.000 piedi) per garantire un’aria respirabile prima di cercare di atterrare in un aeroporto vicino.
Questa situazione presenta delle sfide aggiuntive, poiché scendere a quote così basse potrebbe comportare il rischio di collisione con le catene montuose circostanti. Pertanto, per motivi di sicurezza e per la mancanza di aree idonee per atterraggi di emergenza, gli aeromobili che non hanno come destinazione gli aeroporti della regione tendono ad evitare di sorvolare il Tibet.
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