I tubi lavici sulla Terra sono stati oggetto di uno studio approfondito alla ricerca di tracce di antica vita microbica, offrendo un modello per l’indagine di vita in strutture simili su Marte. Un’indagine condotta da un team internazionale di ricercatori, guidato dal professore Bogdan P. Onac della Scuola di Geoscienze dell’USF, ha gettato luce su come gli antichi ambienti terrestri possano fornire spunti preziosi per la ricerca di vita sul pianeta rosso.
Lo studio ha esplorato come i tubi lavici potrebbero costituire analoghi significativi per le grotte marziane, offrendo importanti intuizioni per l’indagine di vita extraterrestre. In particolare, sono stati condotti studi mineralogici dettagliati sui depositi minerali provenienti da sei tubi lavici sull’isola di Lanzarote, situata a ovest del Nord Africa. Alcuni di questi tubi sono così ampi da essere utilizzati per ospitare concerti sotterranei.
Sebbene i tubi lavici a Lanzarote siano stati scoperti diversi anni fa, è stato il team di Onac il primo a completare uno studio così approfondito sui minerali e i microorganismi presenti. Sono state impiegate diverse tecniche avanzate, tra cui molecolari, isotopiche e mineralogiche, per esaminare i depositi e ottenere una comprensione dettagliata dei minerali in essi contenuti.
È emerso che la roccia vulcanica all’interno dei tubi lavici ha creato un ambiente protettivo che ha contribuito a preservare i minerali e i composti organici dall’erosione, conservandoli come testimonianze degli ecosistemi passati.
Il team ha individuato biosignature conservate, come solfati di calcio e sodio, che suggeriscono l’attività microbica e la presenza passata di microorganismi, come batteri, all’interno delle grotte. Questo studio contribuisce alla comprensione dei cambiamenti geologici e ambientali sulla Terra, sottolineando i tubi lavici come possibili rifugi per la vita microbica, con rilevanti implicazioni per l’astrobiologia, in particolare per l’identificazione di biosignature su Marte e altri corpi celesti.
Le scoperte potrebbero avere un impatto significativo sull’approccio degli scienziati all’esplorazione planetaria, specialmente per le prossime missioni dedicate allo studio dell’abitabilità di Marte. Il team prevede di pubblicare diversi studi aggiuntivi su questi tubi lavici nei prossimi mesi e sta pianificando di esaminare tubi lavici di formazione più recente in Islanda.
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