Un nuovo studio ha sollevato interrogativi sul legame tra l’uso di cannabis e lo sviluppo dei sintomi dello spettro della psicosi negli adolescenti. Mentre l’associazione tra i due fattori rimane solida, la direzione di questo legame è ora meno chiara: l’uso di cannabis causa la psicosi o viceversa?
La cannabis è oggetto di dibattito: da una parte è vista come una droga miracolosa con potenziali benefici terapeutici, dall’altra è considerata una sostanza che può alterare il cervello e aumentare il rischio di disturbi mentali. Tuttavia, è innegabile che l’uso di cannabis in giovane età sia associato a una maggiore incidenza di disturbi psicotici come la schizofrenia.
Secondo il dottor Michael Birnbaum, psichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza, fumare cannabis potrebbe accelerare l’insorgenza della psicosi. Inoltre, l’uso di cannabis è legato allo sviluppo di malattie in individui altrimenti sani, suggerendo che la psicosi potrebbe non manifestarsi se non si fosse mai fumata cannabis.
Il team di ricerca di uno studio recente ha esaminato il legame tra l’uso di cannabis e i sintomi della psicosi in senso inverso. Hanno ipotizzato che alcuni giovani con sintomi psicotici potrebbero auto-medicarsi con cannabis, contribuendo così all’aumento dei sintomi.
Utilizzando i dati dello studio ABCD, che monitora lo sviluppo cerebrale e la salute mentale di giovani negli Stati Uniti, i ricercatori hanno osservato che i sintomi della psicosi potevano essere presenti prima dell’uso di cannabis. Sebbene lo studio sia osservazionale e non possa dimostrare una relazione causale, suggerisce che alcuni adolescenti potrebbero fumare cannabis per alleviare sintomi preesistenti.
Il dibattito sul legame tra cannabis e psicosi continua, ma è importante considerare il ruolo dell’auto-medicazione nei giovani con sintomi psicotici. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry.
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