Misteriose eruzioni della cometa 29P/Schwassmann-Wachmann

Un'analisi delle sorprendenti eruzioni di ghiaccio nel Sistema Solare

La cometa 29P/Schwassmann-Wachmann, un misterioso oggetto celeste che orbita tra Giove e Nettuno, ha di nuovo sorpreso gli astronomi con quattro eruzioni vulcaniche di ghiaccio in rapida successione, portando a un aumento di luminosità di 289 volte. Questo evento, il più grande dal 2021, ha lasciato perplessi gli studiosi, poiché non era stato previsto.

Le comete come 29P/Schwassmann-Wachmann sono composte principalmente da ghiaccio e polvere, e quando si avvicinano al Sole, il calore provoca l’emissione di gas e polveri, creando spettacolari eruzioni di ghiaccio. Tuttavia, ciò che rende questa cometa particolarmente intrigante è la sua orbita insolitamente rotonda, che dovrebbe mantenere le temperature relativamente stabili. Nonostante ciò, 29P/Schwassmann-Wachmann è diventata nota per le sue eruzioni frequenti e imprevedibili, posizionandosi come uno degli oggetti più attivi del Sistema Solare dopo Io.

Le eruzioni di inizio novembre sono state particolarmente intense, sebbene non le più grandi mai registrate. Questo comportamento eruttivo è stato oggetto di studio da parte degli astronomi, che hanno identificato un modello di 57 giorni per le eruzioni della cometa. Si ritiene che questo possa essere legato al suo lento periodo di rotazione, che contribuisce all’accumulo di calore sul lato diurno.

Nonostante i progressi nella comprensione di 29P/Schwassmann-Wachmann, rimangono ancora molti misteri da risolvere. Recenti osservazioni condotte con il telescopio spaziale James Webb hanno rivelato nuovi dettagli sulla composizione della cometa, suggerendo la presenza di due corpi con composizioni diverse. Tuttavia, la potenza e la frequenza delle eruzioni rimangono enigmatiche.

Gran parte delle osservazioni su questa cometa sono condotte da appassionati, coordinati dalla British Astronomical Association. Quando non è soggetta a eruzioni, 29P/Schwassmann-Wachmann è quasi impercettibile all’occhio umano, richiedendo strumenti sofisticati per essere studiata.

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