Marte, il Pianeta Rosso, presenta una divisione geografica ben definita. Mentre l’emisfero meridionale è caratterizzato da altopiani segnati da numerosi crateri, vulcani e canyon, l’emisfero settentrionale si distingue per le sue pianure lisce. Questo pianeta ha un passato misterioso e intrigante, con indizi che suggeriscono la presenza di un antico oceano che avrebbe coperto l’emisfero settentrionale.
Recenti dati provenienti dal rover cinese Zhurong sembrano confermare questa teoria. Le prove raccolte nello spazio e sulla superficie marziana hanno rivelato ulteriori dettagli su rocce e terreni che potrebbero essere stati modellati dall’azione dell’acqua. Sebbene non sia ancora possibile determinare con certezza se si trattasse di un ambiente marino, di corsi d’acqua o di ghiaccio che ha plasmato queste formazioni rocciose, è evidente che l’acqua abbia giocato un ruolo cruciale.
Il rover Zhurong ha già fatto importanti scoperte legate all’acqua, come le strane strutture poligonali sepolte che ha individuato durante la sua missione. Atterrato su Utopia Planitia il 14 maggio 2021, Zhurong ha esplorato la superficie marziana per quasi un anno prima di essere reso inattivo da una tempesta di sabbia e dall’inverno marziano.
Utopia Planitia, la regione di atterraggio di Zhurong, è stata ipotizzata come una possibile zona costiera dell’antico oceano marziano. Gli studiosi ritengono che l’area possa essere stata divisa in due parti distinte: una a sud con caratteristiche legate all’acqua indipendentemente dalla sua quantità, e una a nord che sembra richiedere una maggiore presenza d’acqua per le sue peculiarità.
Secondo le ipotesi degli scienziati, circa 3,65-3,68 miliardi di anni fa, Marte potrebbe aver ospitato un vasto oceano con una superficie ghiacciata. Nel corso di 230 milioni di anni successivi, questo oceano si sarebbe ritirato gradualmente fino a scomparire del tutto.
Il rover Zhurong ha esplorato la parte meridionale della presunta zona costiera, confermando la presenza di minerali formati in interazione con l’acqua o il ghiaccio. Tuttavia, non è stato possibile determinare con certezza se queste rocce siano state modificate dall’oceano marziano o da altri eventi legati all’acqua avvenuti in epoche remote.
Le missioni su Marte stanno progressivamente svelando un quadro sempre più dettagliato del passato del pianeta, con evidenze di fiumi, laghi e persino di un possibile oceano settentrionale. Tuttavia, restano ancora molte domande senza risposta e pezzi mancanti del puzzle da collocare.
Una futura missione più a nord rispetto all’area esplorata da Zhurong potrebbe fornire prove più concrete dell’esistenza passata di un oceano su Marte e delle condizioni in cui esso potrebbe essersi formato. Lo studio dettagliato di queste scoperte è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
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