Gli scienziati hanno a lungo sospettato un legame tra COVID-19 e il diabete, sia negli adulti che nei bambini. Recenti ricerche confermano questa associazione, evidenziando che i bambini che hanno contratto COVID-19 sono più inclini a sviluppare il diabete di tipo 2 nei mesi successivi rispetto a coloro che hanno avuto altre infezioni respiratorie.
Uno studio condotto su oltre 300.000 bambini e adolescenti di età compresa tra 10 e 19 anni ha rivelato che il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 era significativamente più alto a uno, tre e sei mesi dopo l’infezione da COVID-19 rispetto al gruppo di controllo con altre malattie respiratorie.
Particolarmente interessante è stato il fatto che anche nei bambini sovrappeso o obesi, considerati a rischio per il diabete di tipo 2, il rischio di sviluppare la malattia era significativamente aumentato dopo aver contratto COVID-19. Questi bambini non avevano precedenti diabete o livelli elevati di zucchero nel sangue.
Questi risultati sono in linea con studi precedenti condotti sugli adulti, che hanno evidenziato un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 in seguito all’infezione da SARS-CoV-2.
Non è la prima volta che un virus viene associato al diabete; la SARS, predecessore del COVID-19, era nota per danneggiare il pancreas in alcuni casi, causando il diabete. Studi precedenti hanno riportato casi di diabete in pazienti ricoverati per la SARS, anche se la reversibilità della condizione rimaneva incerta nel lungo termine.
È importante sottolineare che se il diabete sviluppato dai bambini a seguito di COVID-19 persiste nel tempo, potrebbe comportare gravi complicazioni e costi medici significativi. La progressione della malattia potrebbe essere più grave nei bambini rispetto agli adulti, con maggiori rischi di complicazioni.
Le cause esatte di questa associazione non sono ancora chiare, ma gli autori ipotizzano che diversi meccanismi potrebbero essere coinvolti. Lo stress metabolico causato da COVID-19 potrebbe aver contribuito allo sviluppo del diabete in bambini geneticamente suscettibili. Inoltre, sono state evidenziate possibili componenti autoimmuni del diabete di tipo 2, con un aumento degli anticorpi anti-cellule dopo l’infezione da COVID-19.
Questo studio rappresenta un importante contributo alla comprensione del legame tra COVID-19 e il diabete di tipo 2 nei bambini. Le implicazioni di queste scoperte dovrebbero essere considerate nella definizione delle strategie di prevenzione e gestione del rischio di infezione da COVID-19 nei bambini.
Le politiche di vaccinazione dei bambini variano da paese a paese: negli Stati Uniti, si raccomanda la vaccinazione per tutti i bambini sopra i 6 mesi, mentre nel Regno Unito il vaccino è offerto solo ai bambini a rischio elevato di COVID-19 grave. Queste differenze richiamano l’importanza di adottare misure preventive adeguate per proteggere la salute dei bambini.
Lo studio è stato pubblicato su JAMA Network Open, contribuendo così alla crescente conoscenza sui potenziali effetti a lungo termine di COVID-19 nei bambini.
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