La missione Jupiter Icy Moons Explorer (JUICE) condotta dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha recentemente compiuto la sua prima rilevazione degli ingredienti fondamentali per la vita. Questa missione, avviata nell’aprile 2023, è caratterizzata da una serie di assistenze gravitazionali necessarie prima di raggiungere il suo obiettivo finale: Giove e tre delle sue lune più grandi, ovvero Ganimede, Callisto ed Europa. Un percorso che include una manovra mai tentata prima, sfruttando sia la Terra che la Luna.
Nell’agosto 2024, durante una di queste manovre, JUICE ha condotto test utilizzando il suo Moons and Jupiter Imaging Spectrometer (MAJIS) e lo Strumento a Onde Submillimetriche (SWI), in previsione della raccolta di dati sulle lune di Giove. Durante il sorvolo della Terra, SWI ha analizzato i segnali provenienti da centinaia di molecole presenti nell’atmosfera terrestre, tra cui l’acqua e gli elementi noti come ‘CHNOPS’ (carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo), come dichiarato dall’ESA.
MAJIS ha invece misurato la composizione dell’atmosfera terrestre, individuando molecole cruciali come l’ossigeno, l’ozono, il biossido di carbonio e l’acqua. Inoltre, questo strumento ha prodotto dettagliate mappe di temperatura del nostro pianeta. I risultati hanno confermato la presenza di segni di vita sulla Terra, dimostrando che gli strumenti sono pienamente funzionanti e in grado di rilevare segnali distintivi della vita, almeno in ambienti ricchi di essa.
Nonostante la missione sia ancora in una fase preliminare, con la sonda che dovrà effettuare ulteriori sorvoli della Terra e di Venere prima di raggiungere Giove nel 2031, l’ESA ha ora la certezza che gli strumenti a bordo della JUICE sono in grado di individuare la vita. Si prospettano tempi emozionanti per la ricerca spaziale e la scoperta di nuovi orizzonti nel nostro sistema solare.
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