Le tempeste tropicali e gli uragani sono eventi meteorologici che spesso catturano l’attenzione del pubblico, soprattutto quando si verificano in stagioni particolarmente attive come quella del 2024, che ha visto nomi come Alberto, Beryl, Chris, Debby e Ernesto protagonisti delle previsioni meteorologiche. Ma perché queste tempeste hanno nomi e chi decide come chiamarle?
La pratica di dare un nome alle tempeste non è affatto nuova, risalendo a centinaia di anni fa nelle Indie Occidentali, dove si utilizzavano principalmente i nomi dei santi. Tuttavia, nel corso del XX secolo, negli Stati Uniti si è reso necessario adottare un sistema più organizzato per tenere traccia delle tempeste tropicali e degli uragani, evitando confusioni nei bollettini meteorologici dovute alla simultaneità di più eventi atmosferici.
È così che nel 1953 gli Stati Uniti hanno introdotto l’utilizzo di un elenco alfabetico di nomi per le tempeste tropicali e gli uragani, inizialmente utilizzando solo nomi femminili. Tuttavia, a seguito delle critiche per presunte connotazioni sessiste, il National Hurricane Center ha iniziato a includere nomi maschili a partire dal 1978 per le tempeste del Pacifico Settentrionale e dal 1979 per quelle atlantiche.
Attualmente, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) delle Nazioni Unite è responsabile della denominazione delle tempeste tropicali, con cinque organi regionali che si riuniscono periodicamente per discutere e aggiornare l’elenco dei nomi. I criteri principali considerati nella scelta dei nomi sono la facilità di pronuncia, la brevità, il significato appropriato in diverse lingue e l’unicità rispetto ad altre regioni.
Questo processo porta alla creazione di diversi elenchi di nomi ciclati annualmente, con la possibilità di utilizzare un elenco supplementare in caso di esaurimento dei nomi disponibili o di superamento del numero previsto di tempeste. Ad esempio, nella regione atlantica sono in uso sei elenchi di nomi maschili e femminili che si alternano.
Un aspetto interessante riguarda il ritiro dei nomi dalle liste, che avviene solo in casi eccezionali in cui una tempesta è così devastante da rendere inappropriato il suo riutilizzo per sensibilità e rispetto. Cinque nomi, tra cui Dennis, Katrina, Rita, Stan e Wilma, sono stati ritirati a seguito della stagione degli uragani atlantici del 2005, che ha segnato un record per la sua intensità e impatto.
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