Le previsioni più recenti del NOAA National Weather Service indicano che la stagione degli uragani dell’Atlantico del 2024 si preannuncia straordinariamente intensa, potenzialmente in grado di competere con il 2005, l’anno in cui si sono verificati gli uragani Katrina e Rita.
Secondo il NOAA, c’è un’85 percentuale di probabilità che la stagione sia superiore alla media, un 10 percento di probabilità che sia quasi normale e solo un 5 percento di probabilità che sia sotto la media. Si prevede che si verificheranno tra 17 e 25 tempeste nominate con venti superiori a 62 chilometri all’ora. Di queste, si stima che 8-13 diventeranno uragani, con venti superiori a 119 chilometri all’ora, e 4-7 uragani di categoria maggiore, con venti superiori a 178 chilometri all’ora. Gli esperti hanno una fiducia del 70 percento in queste stime.
“Questa stagione si preannuncia straordinaria sotto diversi aspetti”, ha dichiarato Rick Spinrad, oceanografo e amministratore del NOAA, durante una conferenza stampa. Il record per il maggior numero di uragani di categoria maggiore in una singola stagione atlantica è di sette, osservato sia nel 2005 che nel 2020. Con un massimo di sette uragani di categoria maggiore previsti, il 2024 ha il potenziale per competere con quegli anni.
“Eventi meteorologici gravi ed emergenze possono verificarsi in qualsiasi momento, motivo per cui individui e comunità devono essere preparati oggi”, ha avvertito l’Amministratore Delegato Aggiunto della FEMA, Erik A. Hooks, in una dichiarazione. “Già ora stiamo assistendo a tempeste che si muovono attraverso il paese e che possono portare rischi aggiuntivi come tornado, inondazioni e grandine. Adottare un approccio proattivo al nostro sempre più impegnativo paesaggio climatico oggi può fare la differenza nel modo in cui le persone potranno riprendersi domani”, ha aggiunto Hooks.
Una delle principali forze che influenzano la stagione degli uragani di quest’anno è l’Oscillazione Meridionale dell’El Niño. Attualmente, un potente El Niño si sta attenuando, lasciando spazio alle condizioni di La Niña, che alimentano l’attività degli uragani nell’Atlantico occidentale. Inoltre, la stagione degli uragani aggressiva è correlata alla forte stagione dei monsoni prevista in Africa occidentale, che aumenta l’umidità e le onde al largo della costa africana, favorendo l’attività degli uragani.
La stagione degli uragani dell’Atlantico inizia ufficialmente il 1° giugno e termina il 30 novembre, con un picco di attività tra metà agosto e metà ottobre. Dal 1950, ai cicloni tropicali sono stati assegnati nomi per facilitare la comunicazione tra meteorologi e pubblico. Ogni anno, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale elabora un elenco alfabetico di nomi per le tempeste. Per il 2024, i nomi delle tempeste che si originano nell’Oceano Atlantico saranno: Alberto, Beryl, Chris, Debby, Ernesto, Francine, Gordon, Helene, Isaac, Joyce, Kirk, Leslie, Milton, Nadine, Oscar, Patty, Rafael, Sara, Tony, Valerie, William.