Quando Re Carlo III salì al trono nel 2022, ereditò il diritto di reclamare la proprietà dei cigni reali non contrassegnati nelle acque pubbliche. Tuttavia, questa non è stata l’unica eredità curiosa legata agli animali. Anche le creature marine hanno un ruolo nella storia.
Per scoprire di cosa si tratta, viaggiamo indietro nel tempo fino all’Inghilterra del XIV secolo, precisamente nel 1322, durante il regno di Re Edoardo II. Questo periodo è noto per i conflitti tra i nobili inglesi, ma ha anche dato origine a una legge insolita che è ancora in vigore oggi.
Secondo English Heritage, lo statuto conosciuto come Prerogativa Regis stabiliva che il Re aveva il diritto su balene e storioni catturati in mare o all’interno del Regno. In quel periodo, queste creature erano considerate una cattura preziosa e dovevano essere offerte al Re. Le conseguenze per non farlo sono sconosciute, ma considerando l’Inghilterra medievale, non doveva essere piacevole.
Oggi, la legge è ancora valida e include balene, delfini e storioni trovati nelle acque del Regno Unito. Quindi, tecnicamente, Re Carlo III ha il diritto di reclamare la proprietà di queste creature marine. Tuttavia, è importante sottolineare che sono protette da leggi sulla conservazione e non sono considerate proprietà personale del monarca.
Nonostante il diritto storico del Re su questi animali marini, la famiglia reale sembra non prendere seriamente questo statuto. Un episodio del 2004 coinvolgente la Regina Elisabetta II ne è un esempio significativo.
Come riportato dalla BBC News, un pescatore che catturò uno storione al largo della costa del Galles fu indagato dalla polizia per aver venduto il pesce all’asta per £650 ($853), nonostante fosse protetto dalla legge britannica. La Corona sembrava non essere preoccupata per la violazione di questa legge medievale, come confermato dalla risposta rapida di Buckingham Palace alla Guardia Costiera di Swansea.
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