La scoperta del rostro di bronzo: segreti della Battaglia delle Isole Egadi

antica ariete romana delle guerre puniche
L’antica arma potrebbe aver aiutato i Romani a sconfiggere i Cartaginesi. (Soprintendenza del Mare)

Nel 241 a.C., si svolse una delle battaglie più cruciali dell’antico Mediterraneo al largo della costa della Sicilia, quando l’Emergente Impero Romano sconfisse il suo acerrimo avversario Cartagine durante la Battaglia delle Isole Egadi.

Dopo due decenni di ricerche sul fondale marino alla ricerca di tracce sommerse di questo epico scontro, i ricercatori hanno finalmente rinvenuto un rostro di bronzo, presunto essere stato utilizzato dalla marina romana per abbattere le navi nemiche.

La Sovrintendenza del Mare della Regione Siciliana ha annunciato la scoperta, spiegando che il reperto è stato trovato a una profondità di circa 80 metri, tra le isole di Levanzo e Favignana, sulla costa occidentale della Sicilia.

L’arma marittima romana è stata recuperata utilizzando sofisticati strumenti a bordo della nave di ricerca, l’Hercules. I rostri di questo tipo erano armi mortali di distruzione, applicate alla prua delle navi da guerra per speronare e affondare le navi nemiche.

Nella stessa area marina sono stati scoperti 27 rostri simili, insieme a 30 elmi romani e due spade, negli ultimi due decenni. Attualmente, gli archeologi stanno conducendo un’analisi dettagliata dell’antica arma, che presenta un rilievo decorativo raffigurante un elmo militare romano sul suo fronte.

Nonostante la presenza di una grande quantità di vita marina che ricopre il rostro di bronzo, non è ancora stato possibile identificare eventuali iscrizioni.

La Battaglia delle Isole Egadi segnò la conclusione della prima delle Guerre Puniche, combattute tra Romani e Cartaginesi tra il 264 e il 146 a.C. Cartagine, dominante nel Mediterraneo occidentale per secoli, subì una sconfitta devastante, che la portò alla sua definitiva disfatta dopo la Terza Guerra Punica.

antica ariete romana
Molte forme di vita marina hanno fatto del ariete la loro casa.
Credito immagine: Soprintendenza del Mare

La vittoria romana nelle Isole Egadi fu un momento cruciale che consentì a Roma di emergere come la principale potenza regionale, avviando la sua espansione imperiale in diverse direzioni.

Il consigliere regionale per i beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, ha commentato la scoperta, sottolineando che il fondale marino delle Isole Egadi rappresenta una preziosa fonte di informazioni sulla battaglia navale tra le flotte romana e cartaginese.

Descrivendo le acque tra Levanzo e Favignana come il teatro della battaglia che ha sancito il dominio romano sul Mediterraneo, Scarpinato ha evidenziato l’importanza storica di questa regione.

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