Cartagine fu sede di una brillante civiltà che a partire dal VI secolo a.C. impose la sua egemonia commerciale in gran parte del Mediterraneo.
Un gruppo di ricerca tunisino ha scoperto un tesoro risalente al III secolo aC in un antico santuario del Paese africano, patrimonio mondiale dell’UNESCO. A comunicarlo, in una nota, è il Ministero della Cultura tunisino. Secondo le autorità, durante gli scavi presso il famoso santuario Tophet di Cartagine, nell’ambito di un progetto nazionale avviato nel 2014, sono state rinvenute cinque monete d’oro. “Queste monete d’oro, scoperte recentemente, riflettono la ricchezza di quel periodo storico e confermano il valore culturale di Cartago“, si legge nel comunicato datato 11 agosto.
Inoltre, gli esperti hanno scoperto offerte votive e urne contenenti ossa di animali e bambini, che venivano dati come offerte alle principali divinità di questa civiltà, Tanit e Baal. Il Tofet di Cartagine è considerato uno dei monumenti punici più importanti del sito archeologico di Cartagine, metropoli della civiltà punica in Africa e capitale della provincia d’Africa in epoca romana. La città fu fondata nel IX secolo a.C. sul Golfo di Tunisi. Cartagine fu sede di una brillante civiltà che impose la sua egemonia commerciale in gran parte del Mediterraneo a partire dal VI secolo a.C.. Durante le guerre puniche, i Cartaginesi giunsero ad occupare i territori appartenenti a Roma, ma questi ne uscirono vittoriosi e rasero al suolo la città di Cartagine 146 aC. Una ”seconda” Cartagine romana fu costruita sulle rovine della prima.