Giganteschi getti luminosi sopra Porto Rico

Un lampo rosso e un getto blu visti in cima a un temporale catturati vicino a Mauna Kea nelle Hawaii nel 2017.
Un lampo rosso e un getto blu visti in cima a un temporale catturati vicino a Mauna Kea nelle Hawaii nel 2017. (Osservatorio Gemini Internazionale/NOIRLab/NSF/AURA/A. Smith (CC BY 4.0))

Sopra Porto Rico, in un raro evento naturale, delle sfere elettriche simili a meduse hanno illuminato il cielo. Questi fenomeni, noti come giganteschi getti o giganti sprites, sono simili ai sprite rossi ma ancora più intensi, innalzandosi verso l’atmosfera anziché scendere verso il suolo.

Le riprese di questo spettacolo luminoso sono state effettuate durante un’ondata di temporali a Porto Rico, nella prima mattina di domenica 4 agosto. Le immagini sono state condivise dalla Società di Astronomia dei Caraibi, che ha notato almeno tre giganteschi getti e alcuni sprite rossi nelle registrazioni.

Secondo quanto dichiarato dalla Società di Astronomia dei Caraibi su Facebook, le immagini suggeriscono che le scariche elettriche avvistate dall’isola hanno avuto una durata insolitamente prolungata, tanto che alcune persone potrebbero averle viste a occhio nudo.

Dopo aver condiviso la notizia su Facebook, diverse persone hanno confermato di aver assistito allo spettacolo luminoso. I giganteschi getti rappresentano la forma più rara di fulmini, verificandosi solamente circa 1.000 volte all’anno. Sono 10-50 volte più intensi dei fulmini tradizionali e durano meno di un secondo, manifestandosi in alto sopra le nuvole durante i temporali.

La luce rossa emessa dai giganteschi getti è il risultato di una reazione con l’azoto nella mesosfera, situata a circa 50-85 chilometri sopra la superficie terrestre. Questi fenomeni, nonostante la loro intensità, non sono stati documentati fino al 1989, confermando le testimonianze aneddotiche di persone che avevano osservato strane folgorazioni rosse durante i temporali.

La NASA ha spiegato che la causa dei giganteschi getti non è ancora del tutto chiara, ma probabilmente è legata a uno squilibrio tra diverse parti dell’atmosfera terrestre, analogamente ai fulmini tradizionali.

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