Giganteschi fulmini avvistati nel cielo di Porto Rico; il video

Una grande scarica elettrica è stata registrata nel cielo sopra Porto Rico all’inizio di agosto. Il fenomeno ha formato un raggio ramificato, simile a una medusa, ed è stato registrato in un video condiviso dalla Caribbean Astronomical Society. È un getto gigante, un tipo di intensa scarica elettrica che si verifica verso la parte superiore dell’atmosfera. “Le immagini che abbiamo ottenuto suggeriscono che queste scariche viste dall’Isola devono essere durate più a lungo del solito”, hanno scritto gli esperti. Pertanto, era possibile che più persone vedessero il fenomeno. Dopo aver pubblicato il video, alcuni utenti hanno, infatti, confermato di aver visto anche il fulmine.

Ciò che il team della Società ha registrato non è un fulmine normale, ma piuttosto un jet gigante. Questo è un tipo di fulmine così raro che si verifica solo un migliaio di volte all’anno ed è dalle 10 alle 50 volte più potente dei fulmini comuni. Questi getti durano meno di un secondo, rendendo difficile l’osservazione e la registrazione. Di solito sono associati alle tempeste e si verificano in alto sopra le nuvole, dove assumono un caratteristico colore rosso a causa di una reazione con l’azoto nella mesosfera, da 50 a 85 km sopra la superficie. Secondo le informazioni della NASA, non si sa ancora esattamente cosa causi i getti. Per ora gli scienziati sospettano che abbiano qualcosa a che fare con lo squilibrio elettrico tra le diverse parti dell’atmosfera terrestre, proprio come accade con i fulmini “comuni”.

I “red sprites” sono affascinanti fenomeni luminosi che si manifestano nell’alta atmosfera terrestre, principalmente durante le tempeste. Queste spettacolari scariche elettriche si verificano a grandi altitudini, tipicamente tra i 50 e i 90 chilometri sopra la superficie terrestre, e sono associate a fulmini particolarmente intensi che si sviluppano nelle nuvole temporalesche sottostanti. Il termine “sprite” è stato utilizzato per la prima volta negli anni ’90, ma l’esistenza di questi fenomeni era ipotizzata già da tempo. I red sprites, in particolare, si manifestano come flash luminosi di colore rosso o arancione, con una struttura che spesso ricorda una medusa o una carota gigante. Possono apparire come una serie di colonne verticali, a volte ramificate, e la loro durata è estremamente breve, solitamente di qualche millisecondo. I red sprites si formano quando un forte fulmine positivo, che trasporta una carica elettrica verso il suolo, provoca una potente scarica elettrica che viaggia verso l’alto, ionizzando l’aria rarefatta dell’alta atmosfera. Questo processo di ionizzazione produce l’emissione di luce, che appare visibile per un breve istante. I red sprites sono più comunemente osservati durante le tempeste che si verificano in aree con forti contrasti termici, come nel Midwest degli Stati Uniti, ma possono verificarsi ovunque nel mondo. Le condizioni necessarie per la loro formazione includono la presenza di fulmini particolarmente potenti e un’atmosfera sufficientemente limpida per permettere l’osservazione del fenomeno. Nonostante siano stati documentati solo negli ultimi decenni, i red sprites sono probabilmente stati presenti nell’atmosfera per millenni. La difficoltà di osservarli a occhio nudo, data la loro breve durata e l’altitudine elevata, ha reso difficile la loro scoperta. Con l’avvento di tecnologie avanzate, come le telecamere ad alta velocità e i satelliti, gli scienziati hanno potuto studiare questi fenomeni in modo più dettagliato. La ricerca sui red sprites è importante non solo per comprendere meglio le dinamiche delle tempeste, ma anche per studiare le interazioni tra l’atmosfera terrestre e la ionosfera. Queste interazioni possono avere implicazioni per le comunicazioni radio e per la comprensione dei fenomeni atmosferici su altri pianeti.

Fonte:

https://www.iflscience.com/strange-red-upside-down-lightning-caught-on-camera-in-puerto-rico-75598

Angelo Petrone

Angelo Petrone

Giornalista pubblicista, digital strategy, advertising, social media marketing, appassionato di arte, cultura e viaggi. Ho collaborato con diversi quotidiani di informazione locale e testate online. Scrivo su Scienze Notizie dal 2015.