Buone notizie per i teorici del complotto: gli Atlantidei sono reali, ma non come si pensava. Non si tratta di una razza eroica proveniente da una terra perduta per l’ira di Poseidone, bensì di vulcani. Scoperti negli oceani a nord delle Isole Canarie, i tre vulcani sottomarini sono stati chiamati Los Atlantes, in spagnolo per gli Atlantidei, dal team che li ha individuati.
Il nome non è casuale: fa riferimento al progetto di ricerca Atlantis, avviato alla fine di giugno da istituzioni in Spagna e Portogallo per esplorare l’ambiente marino locale, durante il quale i vulcani sono stati scoperti per caso.
Ma Los Atlantes non sono solo delle formazioni geologiche interessanti. Situati nelle Canarie, arcipelago spagnolo al largo della costa nord-ovest dell’Africa, comprendente le isole di Lanzarote, Tenerife, La Palma e altre, raccontano una storia di milioni di anni. Erano isole in passato e sono affondate, come spiega il geologo Luis Somoza, coordinatore del progetto Atlantis.
La storia geologica delle Isole Canarie è più complessa di quanto si possa immaginare. Pur trovandosi sulla piattaforma continentale africana, l’arcipelago è un’area vulcanica attiva: tutte e sette le isole attuali sono nate come vulcani sottomarini, formatisi attraverso milioni di anni di eruzioni.
Los Atlantes, invece, sono emersi dalle acque durante l’Eocene, circa 56-34 milioni di anni fa, con alcuni vulcani inattivi che sporgevano durante l’ultima era glaciale, quando i livelli del mare erano più bassi. Oggi, questi tre monti sono sommersi, ma ospitano microorganismi marini e sono ricchi di elementi cruciali.
Nonostante la loro attuale posizione sottomarina, Los Atlantes mantengono ancora le caratteristiche di un’isola, con spiagge, scogliere e dune di sabbia sul pianoro piatto del monte sottomarino. Durante l’ultima era glaciale, potrebbero aver ospitato la fauna selvatica, suggerendo un’origine plausibile per il mito di Atlantide, secondo Somoza.
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