Il Tesoro Nascosto della Galleria degli Sciamani nel Grand Canyon

immagine dell'articolo
I cervi rossi sono rappresentati in un pittogramma trovato sul Bright Angel Trail nel Parco Nazionale del Grand Canyon. (Servizio dei Parchi Nazionali)

Il Grand Canyon è uno spettacolo mozzafiato che affascina i visitatori di tutto il mondo, ma pochi sono a conoscenza del tesoro nascosto di arte rupestre preistorica che si trova nel parco nazionale circostante. Questa forma d’arte antica è un segreto ben custodito, come nel caso della Galleria degli Sciamani.

La Galleria degli Sciamani è un sito archeologico poco conosciuto, scoperto per la prima volta nel 1987 dall’archeologa americana Polly Schaafsma. Questo luogo presenta un vasto pannello di pitture rupestri, chiamate pittogrammi, che raffigurano figure antropomorfe, cervi, uccelli e motivi astratti. Lo stile delle pitture è stato definito come Grand Canyon o Esplanade Polychrome, in riferimento ai colori distintivi delle rocce del canyon.

Sebbene sia difficile datare con precisione queste opere d’arte rupestre, si stima che risalgano al periodo arcaico, compreso tra l’8500 a.C. e il 2000-1000 a.C. La Galleria degli Sciamani non è inclusa nel sito web del National Park Service (NPS), e la sua posizione esatta è mantenuta segreta per preservarne l’integrità e proteggerla dai danni causati dall’uomo.

La decisione di mantenere riservata la localizzazione di queste antiche testimonianze artistiche non sorprende, considerando il rispetto e la protezione che richiedono. In molti parchi nazionali, come il Zion National Park, la maggior parte delle pitture rupestri e dei petroglifi non sono accessibili al pubblico per evitare vandalismi e danni all’arte.

Nel Grand Canyon National Park e nel vicino Grand Canyon-Parashant National Monument, ci sono alcuni luoghi dove i visitatori possono ammirare pittogrammi e petroglifi, come il Bright Angel Trail e Nampaweap. Tuttavia, è importante mantenere le distanze e evitare di toccare queste antiche testimonianze, poiché il contatto fisico può danneggiarle nel tempo.

Il National Park Service raccomanda di fotografare o disegnare i petroglifi anziché toccarli, poiché il contatto con l’olio corporeo può causare danni irreversibili alle opere d’arte rupestre. Preservare e rispettare queste testimonianze del passato è fondamentale per garantirne la conservazione per le generazioni future.

Links: