Scoperta di un Buco Nero di Massa Intermedia vicino a Sagittarius A*

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Impressione dell’artista di un buco nero circondato da un disco di accrescimento. (ESA/Hubble, ESO, M. Kornmesser)

Un buco nero di massa intermedia è stato recentemente individuato in prossimità di Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio che si trova al centro della nostra galassia. Questo tipo di buco nero è considerato raro, poiché non è leggero a sufficienza per essere il risultato di una supernova, ma neanche abbastanza massiccio da essere classificato come supermassiccio.

Il buco nero è stato scoperto nel cluster stellare IRS 13, noto anche come Galactic Center, composto da stelle massicce e calde con un oggetto peculiare al centro. Inizialmente si pensava che questo oggetto centrale fosse una stella massiccia, ma osservazioni ad alta risoluzione hanno rivelato la sua vera natura di buco nero di massa intermedia, con una stima di circa 30.000 masse solari.

Le prove della presenza di questo buco nero provengono dal movimento ordinato delle stelle circostanti, dalle emissioni di raggi X e dal gas ionizzato che ruota attorno ad esso a velocità elevate. Osservazioni condotte con il Very Large Telescope, ALMA e il telescopio Chandra hanno confermato la presenza del buco nero di massa intermedia.

La scoperta di questo tipo di buco nero ha implicazioni significative, poiché si ritiene che il continuo apporto di buchi neri di massa intermedia possa favorire la crescita dei buchi neri supermassicci, che li inghiottono quando si avvicinano troppo. IRS 13, spostatosi più vicino al centro della Via Lattea e a Sagittarius A* negli ultimi 10 milioni di anni, potrebbe giocare un ruolo cruciale nella crescita del buco nero centrale.

Il dottor Florian Peißker, primo autore dello studio, ha sottolineato l’importanza di IRS 13 come elemento chiave per comprendere il nostro buco nero centrale. Questo cluster stellare, che ha continuato a sorprendere la comunità scientifica da quando è stato scoperto circa vent’anni fa, si è rivelato essere un ambiente unico con un buco nero di massa intermedia al suo centro.

Ulteriori osservazioni, comprese quelle condotte con il JWST e il prossimo Extremely Large Telescope, saranno cruciali per confermare la presenza del buco nero di massa intermedia e per approfondire la nostra conoscenza su questo cluster stellare affascinante. Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal.

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