Minaccia del clima spaziale: vulnerabilità delle reti elettriche in USA

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Molto lontano dall’essere in scala, ma questo schema mostra l’interazione che crea il tempo spaziale intorno alla Terra. (Elena11/Shutterstock.com)

Le questioni locali con la rete elettrica degli Stati Uniti sono molteplici e complesse. Mentre il Texas continua a sperimentare interruzioni legate al meteo, c’è un’altra minaccia che incombe dallo spazio: gli effetti del clima spaziale, come le tempeste geomagnetiche, potrebbero avere conseguenze disastrose.

Recenti studi condotti dalla dottoressa Lauren Orr dell’Università di Warwick, in collaborazione con la professoressa Sandra Chapman e il dottor Ryan McGranaghan del Jet Propulsion Laboratory della NASA in California, hanno identificato due città particolarmente vulnerabili: Washington DC e Milwaukee.

Le tempeste geomagnetiche, sebbene non siano eventi estremamente comuni, rappresentano una minaccia reale. Eventi solari di tale portata si verificano abbastanza frequentemente da destare preoccupazione, poiché il loro potere dannoso può essere paragonato a quello delle inondazioni o delle temperature estreme.

Le correnti indotte geomagneticamente (GIC) che si generano durante queste tempeste possono danneggiare gravemente trasformatori e linee elettriche, sovraccaricandoli. Un esempio storico di tali danni risale all’evento di Carrington del 1859, durante il quale le stazioni telegrafiche negli Stati Uniti furono interrotte e si verificarono incendi a causa delle GIC.

Durante la tempesta di maggio, sono state segnalate irregolarità nella rete elettrica, evidenziando la necessità di valutare la resilienza del sistema. Utilizzando la scienza delle reti, i ricercatori hanno individuato supernodi a rischio come Washington DC e Milwaukee, sottolineando l’importanza di stimare la resilienza della rete elettrica per prevenire danni futuri.

Prevedere le tempeste solari e mitigarne gli effetti è una sfida complessa, ma fondamentale per garantire la sicurezza della rete elettrica. Tuttavia, la mancanza di dati dettagliati rappresenta ancora un ostacolo significativo nell’analisi e nella prevenzione di potenziali danni.

La dottoressa Orr ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio costante della rete elettrica, evidenziando la necessità di installare più monitor per identificare le aree più vulnerabili e pianificare strategie di mitigazione. La Nuova Zelanda ha già adottato misure preventive, come lo spegnimento selettivo dei trasformatori durante tempeste di grande intensità, per garantire la continuità del flusso energetico.

Le conclusioni di questo studio sono state presentate al National Astronomy Meeting presso l’Università di Hull, evidenziando l’urgenza di adottare misure preventive e di monitoraggio per proteggere le reti elettriche da potenziali danni causati dal clima spaziale.

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