L’oggetto più veloce mai realizzato dall’umanità è la sonda solare Parker della NASA. Quest’astronave ha compiuto un viaggio straordinario attraverso la corona solare, l’atmosfera superiore del Sole, arrivando a soli 6,5 milioni di chilometri (4 milioni di miglia) dalla sua superficie. Il suo primo storico sorvolo del Sole è avvenuto nel 2021, ma ha raggiunto la massima velocità durante il 17° passaggio ravvicinato attorno alla nostra stella nel 2023, registrando 635.266 chilometri (394.736 miglia) all’ora.
Per dare un’idea delle sue incredibili velocità, basti pensare che a quella velocità ci vorrebbero meno di quattro minuti per viaggiare alla distanza dell’equatore terrestre. Si potrebbe raggiungere la Luna dalla Terra in poco più di 36 minuti, o da New York a Los Angeles in poco più di 22 secondi.
La sonda solare Parker raggiunge queste velocità straordinarie grazie a una combinazione di tecnologia ingegneristica e forze gravitazionali presenti nell’universo. Lanciata nell’agosto 2018 tramite il razzo Delta IV Heavy, un sistema di lancio estremamente potente, la sonda ha potuto sfuggire alla gravità terrestre e impostare la sua traiettoria verso il Sole.
Una volta nello spazio, utilizza un sistema di propulsione alimentato ad energia solare per perfezionare la sua orbita. Tuttavia, gran parte della sua velocità è dovuta alla forte attrazione gravitazionale del Sole, che la trascina nella sua orbita. Anche Venere, il pianeta più vicino alla Terra, gioca un ruolo cruciale. Le orbite della sonda solare Parker e di Venere convergono, permettendo all’astronave di sfruttare l’assistenza gravitazionale del pianeta per modificare la sua traiettoria e aumentare la sua velocità.
Yanping Guo, responsabile del design della missione e della navigazione per la sonda solare Parker presso il Johns Hopkins University Applied Physics Lab, ha sottolineato nel 2018 che l’utilizzo dell’assistenza gravitazionale di Venere era inizialmente considerato impossibile, data la modesta massa del pianeta rispetto ad altri corpi celesti come Giove. Tuttavia, l’efficacia di questa manovra ha dimostrato il contrario, riducendo la velocità della sonda rispetto al Sole del 10 percento e portandola ancora più vicino alla nostra stella.
Nonostante la sua prossimità alla superficie solare, la sonda solare Parker non è esposta a temperature estreme come ci si potrebbe aspettare. La corona solare, sebbene raggiunga temperature di milioni di gradi, è meno densa della superficie visibile del Sole, quindi il trasferimento di calore è limitato. Il suo scudo termico si riscalda solo a circa 1.400°C (2.500°F) durante i sorvoli.
Durante queste missioni, la sonda ha diversi obiettivi scientifici, tra cui lo studio del flusso di energia che riscalda e accelera la corona solare, il vento solare, la dinamica del plasma e dei campi magnetici.
Infine, è interessante notare che, sebbene esista una leggenda metropolitana riguardante un coperchio di tombino lanciato nello spazio da un test di bomba nucleare nel 1957, che sarebbe stato l’oggetto umano più veloce e antico nello spazio, questa storia è in gran parte infondata e presenta molte incongruenze.
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