Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha testato positivo al COVID poche ore dopo aver annunciato che solo un problema medico avrebbe potuto farlo ritirare dalla corsa presidenziale. Ma quanto preoccupati dovrebbero essere lui e i suoi sostenitori? È la fine della sua campagna o solo una settimana con il raffreddore? La risposta dipende da alcuni fattori importanti.
Biden è anziano. A 81 anni, è uno dei più longevi negli Stati Uniti, superando il 96,6% della popolazione. L’età è un fattore cruciale nel modo in cui il corpo reagisce al virus, come dimostrato dalle prime ondate di COVID-19. Dati iniziali indicavano che le persone di età superiore ai 80 anni avevano circa il 15% di probabilità di morire per la malattia se infettate.
Ex leader come Boris Johnson e Donald Trump hanno affrontato gravi casi di COVID nonostante un’età inferiore a quella attuale di Biden. Le persone anziane hanno un rischio significativamente maggiore di ricovero e morte rispetto ai giovani, secondo i dati dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.
Tuttavia, la situazione attuale è diversa dal 2020. Nonostante un aumento significativo del rischio per gli anziani, la probabilità di morte per COVID è ora molto più bassa rispetto al picco della pandemia. La maggior parte delle persone ha sviluppato una certa immunità al virus grazie ai vaccini e alle infezioni precedenti, compreso Biden.
Le varianti attuali potrebbero essere meno pericolose rispetto a quelle passate. Biden, nonostante i suoi 81 anni, si sente bene al momento e presenta solo sintomi lievi. La sua salute generale è stabile, e ha accesso alle migliori cure disponibili, come il medicinale antivirale Paxlovid.
Sebbene le reinfezioni possano comportare rischi aggiuntivi, Biden ha a disposizione le risorse necessarie per affrontare qualsiasi complicazione che possa insorgere. In definitiva, nonostante la diagnosi di COVID, non sembra che rappresenti una minaccia significativa per la salute del Presidente.
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