Le balene, tra gli animali più maestosi e affascinanti del mondo, popolano gli oceani della Terra. Dalla imponente balena blu alle balene di sperma e tutte le altre specie intermedie, queste creature marine sono spesso ammirate da pochi privilegiati.
Oggi, 15 luglio, celebriamo il Giorno del Ghiaccio Marino Artico, istituito da Polar Bears International per sensibilizzare sul rapido scioglimento dell’ecosistema artico. In questo contesto, circa 60.000 balene beluga si stanno muovendo come parte della loro migrazione annuale.
Le balene beluga, conosciute scientificamente come Delphinapterus leucas, stanno nuotando dall’ampio Oceano Artico verso il fiume Churchill nella Baia di Hudson, in Canada, dove si nutrono e partoriscono i loro piccoli. Questo viaggio coinvolgerà più di 57.000 beluga, offrendo buone probabilità di avvistarli mentre giocano in acqua attraverso lo streaming live offerto da Polar’s Bears International.
Le balene beluga sono creature curiose e molte di loro si avvicineranno alle telecamere subacquee montate sulla barca da ricerca Delphi. Alysa McCall, scienziata e direttrice della conservazione di Polar Bears International, ha sottolineato che questi animali sono noti come i “canarini del mare” per la loro varietà di vocalizzazioni e per il melone molle sulla loro testa che può cambiare forma, facilitando la comunicazione visiva.
La Baia di Hudson, ricca di cibo per le balene, diventa accessibile a loro solo durante i mesi estivi, quando il ghiaccio si scioglie. Questo luogo diventa così un rifugio ideale per le balene, poiché ospita poche orche, i loro predatori naturali. Le balene beluga ritornano in queste acque abbondanti anche per sottoporsi alla muta, un processo durante il quale la loro pelle cresce rapidamente.
Secondo il Dipartimento dell’Alaska per la Pesca e il Gioco, la pelle delle balene beluga cresce circa 100 volte più velocemente del normale durante la muta. Le acque più calde e il basso contenuto di sale nella Baia di Hudson sembrano favorire questo processo, stimolando il flusso sanguigno alla pelle.
In autunno, con il ritorno del ghiaccio marino, le balene beluga si preparano a migrare nuovamente. Durante questo periodo, si nutrono di salmoni, pesci vari, gamberi, granchi e molluschi, dipendendo fortemente dall’ambiente ghiacciato per la loro sopravvivenza.
Non solo le balene beluga, ma anche altre specie come gli orsi polari e le foche, utilizzano il ghiaccio marino come piattaforma per cacciare, riposare e riprodursi, rendendo cruciale la conservazione di questo ecosistema per l’intera catena alimentare marina.
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