I casi di morbillo in tutto il mondo hanno registrato un aumento significativo del 88 percento tra il 2022 e il 2023, passando da 171.153 a 321.582 casi. Questi dati allarmano gli ufficiali sanitari, che prevedono un 2024 altrettanto critico, spingendo alla necessità di adottare nuove strategie per massimizzare la copertura vaccinale globale.
Il morbillo è una malattia altamente contagiosa che minaccia da secoli l’umanità. L’avvento dei primi vaccini efficaci negli anni ’60 ha aperto la strada all’idea di eradicare una malattia che causava la morte di circa 2 milioni di persone all’anno. Per garantire una copertura completa, è consigliabile che tutti i bambini ricevano almeno due dosi di vaccino contro il morbillo, con raccomandazioni sull’età che variano a seconda della regione e del rischio di esposizione.
Il virus del morbillo è estremamente contagioso e qualsiasi falla nella copertura vaccinale può portare a epidemie. Pertanto, è fondamentale non solo garantire un’alta copertura vaccinale, ma anche assicurare che sia uniforme ed equa, come sottolineato dal dottor Patrick O’Connor dell’OMS.
Sebbene siano stati compiuti progressi significativi nel corso del secolo, i nuovi dati presentano motivi di preoccupazione. Oltre all’aumento complessivo dei casi, si è verificato un triplicarsi del numero di paesi che hanno registrato grandi focolai di morbillo tra dicembre 2022 e novembre 2023, con la maggior parte dei casi concentrati in Africa a causa di bassi tassi di copertura vaccinale.
Un’analisi preliminare del 2024 ha evidenziato un’area di particolare preoccupazione: la Regione Europea dell’OMS. Attualmente, il 45 percento dei casi di morbillo si è verificato in questa regione, con paesi come Yemen, Azerbaigian e Kirghizistan che presentano le incidenze più elevate al mondo. Una revisione specifica sull’eliminazione del morbillo in questa regione è prevista per settembre di quest’anno.
La pandemia di COVID-19 ha contribuito a un aumento dei casi di morbillo in varie regioni del mondo, poiché molti bambini sono rimasti non vaccinati. La disinformazione sui vaccini, l’accesso limitato ai servizi di immunizzazione e la mancanza di vaccinazioni tempestive sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono alle lacune nella copertura vaccinale.
Per affrontare questa sfida, sono necessarie molteplici strategie, come sottolineato dalla Professoressa Hanna Nohynek. Nuove innovazioni nella somministrazione dei vaccini, come il cerotto microarray senza ago, e l’uso della sorveglianza delle malattie per individuare e colmare le lacune nella copertura vaccinale sono solo alcune delle soluzioni proposte.
Per consolidare i progressi compiuti verso l’eliminazione del morbillo e della rosolia, è essenziale garantire una copertura vaccinale elevata, uniforme ed equa, insieme a una rapida risposta agli eventuali focolai. Questi sono i passi fondamentali per proteggere la salute pubblica e prevenire la diffusione delle malattie infettive.
Questi dati sono stati presentati al Congresso Globale ESCMID 2024, evidenziando l’importanza di affrontare con determinazione la sfida del morbillo e di promuovere la vaccinazione come strumento fondamentale per la salute globale.
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