Gerridi del Cretaceo: Accoppiamento Fossilizzato in Ambra

The paired water striders Burmogerris rarus, from Myanmar amber
…is this SFW? (NIGPAS)

L’idea di essere scoperti mentre si compiono atti intimi è imbarazzante di per sé, ma immagina di rimanere intrappolato in un pezzo di ambra durante il momento e che qualcuno trovi questo frammento milioni di anni dopo. Questo è ciò che è accaduto a alcuni Gerridi del Cretaceo medio, catturati in un atto di copulazione e conservati per l’eternità in ambra. Gli insetti, fortunatamente, non provano vergogna.

Questo straordinario ritrovamento fornisce preziose informazioni agli scienziati che studiano il comportamento degli animali preistorici. Catturare insetti in fase di accoppiamento nel registro fossile è estremamente raro, rendendo questa scoperta un’eccezionale fonte di conoscenza. I Gerridi in questione, appartenenti alla specie Burmogerris rarus, rappresentano il primo caso di insetti accoppiati trovati fossilizzati, offrendo agli studiosi un’insolita prospettiva sulla loro dinamica riproduttiva.

Il pezzo di ambra, proveniente dal nord del Myanmar, contiene sette Gerridi adulti, di cui sei erano in accoppiamento, mentre un singolo maschio Gerride è rimasto intrappolato come terzo incomodo. Ciò che colpisce è che i maschi visti sul dorso delle femmine sono significativamente più piccoli, sfidando l’idea comune che i maschi animali siano generalmente più grandi.

Un’analisi dettagliata ha rivelato differenze anatomiche tra i sessi che potrebbero aver influenzato il processo di accoppiamento. Ad esempio, le zampe anteriori dei maschi presentano una struttura a pettine chiamata protibia, assente nelle femmine. Questo adattamento potrebbe essere stato cruciale per superare la resistenza femminile durante l’accoppiamento, garantendo che il partner non scappasse prima o durante l’atto.

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NIGPAS

Il team di ricerca, guidato dal professor Diying Huang, ha ipotizzato che il pettine protibiale specializzato dei Gerridi fossili funzioni come un meccanismo di presa, utile per mantenere la femmina sotto controllo e ridurre la competizione spermatica. Questo comportamento di “guardia del partner” è comune in molti insetti, dove i maschi cercano di impedire alla femmina di accoppiarsi con altri individui.

Le conclusioni dello studio, pubblicate nei Proceedings of the Royal Society B, suggeriscono un sistema di accoppiamento dominato dai maschi e indicano che i comportamenti osservati potrebbero essere stati stabili nel corso di milioni di anni. Questo straordinario reperto fornisce un’inedita finestra sul mondo antico degli insetti e sulle complesse dinamiche riproduttive che caratterizzavano la vita nel Cretaceo medio.

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