Recentemente sono emerse importanti novità riguardanti la storia genetica dei gar, che li identificano come fossili viventi. Questi animali evolvono in modo significativamente più lento rispetto agli altri vertebrati dotati di mascelle. Questa scoperta ha gettato nuova luce sulla ragione per cui i gar sono rimasti sostanzialmente invariati per decine di milioni di anni. Ciò significa che possono creare ibridi vitali con altre specie, anche se non hanno condiviso un antenato comune sin dai tempi dei dinosauri.
Gli ibridi tra l’Alligator Gar e il Longnose Gar rappresentano la prole di gruppi geneticamente isolati, il cui ultimo antenato comune risale a 100 milioni di anni fa. Questa separazione genitoriale è la più antica identificata tra animali, piante e funghi. Sebbene rari, gli ibridi non sono sconosciuti. Una delle coautrici dello studio, Kati Wright della Nicholls State University, ha avuto la fortuna di catturare uno di questi ibridi nella stessa settimana della pubblicazione del paper sui fossili viventi.
Secondo Wright, gli ibridi assomigliano al corpo di un Longnose Gar, ma con un muso più largo e squame ganoidi diverse. Gli ibridi vengono catturati solo dell’1-2% delle volte, rendendo questa cattura un evento raro ed entusiasmante. Wright fa parte del GarLab, trasferitosi all’Università del Minnesota con David, il principale ricercatore del laboratorio con esperienza nella gestione di gar in cattività.
I disegni degli ibridi possono essere una sorprendente combinazione delle specie genitoriali. Ad esempio, gli ibridi di Spotted x Alligator Gar presentano macchie quasi dalmate nere e bianche. Gli ibridi mostrano caratteristiche intermedie dei genitori, soprattutto nei musi. La natura aggressiva dell’Alligator Gar emerge negli ibridi, mentre quelli di Shortnose x Alligator Gar combinano l’aggressività del primo con la timidezza del secondo.
Le antiche separazioni tra l’Alligator Gar e il Longnose Gar evidenziano il lento tasso di evoluzione osservato tra i gar, un gruppo di pesci primitivi spesso erroneamente definiti “pesci spazzatura”. Si ritiene che i gar possano avere un sistema di riparazione del DNA super efficiente, che potrebbe spiegare la bassa diversità di specie e avere implicazioni nella ricerca sulla salute umana e sul cancro.
Il GarLab ha condotto esperimenti transgenici e tossicologici su altri vertebrati e gar, rendendo il lavoro entusiasmante e ricco di sfide. Wright ha raccontato un’esperienza in cui, pescando con il Servizio della Fauna Selvatica degli Stati Uniti per l’Alligator Gar, hanno tirato su una rete con sette Alligator Gars di 7 piedi e un Longnose Gar in una piccola imbarcazione con quattro persone a bordo.
David ha aggiunto che i gar respirano aria, quindi erano al sicuro mentre venivano processati rapidamente dal team. Non esistono serbatoi vivi abbastanza grandi per ospitare Alligator Gars di quelle dimensioni. In conclusione, i gar rappresentano una specie affascinante e ricca di segreti da scoprire.
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