I delfini tursiopi sono in grado di rilevare campi elettrici deboli

Dolly il delfino appoggia la sua mandibola su una barra pronta a testare la sua sensibilità a un campo elettrico.

Dolly il delfino pronto a testare la sua sensibilità a un campo elettrico. (Tim Hüttner)

Un recente studio condotto su delfini tursiopi ha rivelato che alcuni di loro sono in grado di rilevare campi elettrici deboli, addirittura meglio dell’ornitorinco. Questo ritrovamento suggerisce che l’elettroreceptività possa svolgere un ruolo più importante nella sopravvivenza dei delfini di quanto si pensasse in precedenza.

I delfini hanno delle piccole fossette sul loro viso, chiamate cripte vibrissali, che sono ricche di terminazioni nervose. Uno studio del 2022 ha confermato che queste fossette permettono loro di rilevare campi elettrici deboli, ma non ha fornito indicazioni precise sulla sensibilità. Mentre è comprensibile che le specie che vivono in acque torbide sviluppino alternative alla visione sott’acqua, sembra che anche i delfini tursiopi che abitano acque più chiare trovino utile l’elettrosensibilità.

Per condurre lo studio, un team di ricerca ha testato due delfini femmine, Dolly e Donna, allo zoo di Norimberga. I delfini sono stati addestrati a rilevare campi elettrici deboli e a lasciare la stazione quando ne rilevavano uno. L’intensità del campo è stata gradualmente diminuita e si è scoperto che i delfini potevano rilevare campi di corrente continua deboli fino a 2,4 microvolt per centimetro.

Tuttavia, i delfini si sono dimostrati meno abili nel rilevare campi di corrente alternata, avendo bisogno di intensità di campo più alte. Gli autori dello studio spiegano che i campi bioelettrici deboli sono una fonte affidabile di informazioni a breve distanza per gli animali elettroreattivi passivi, poiché tutti gli organismi producono campi di corrente continua nell’acqua. Questi campi sono creati dal flusso di ioni proveniente da pesci o crostacei e sono modulati da un potenziale di corrente alternata a bassa frequenza dall’attività muscolare.

L’elettroreception è un senso molto utile che si è evoluto in diverse specie animali, ma è nota solo nei mammiferi come l’ornitorinco, gli echidne e alcuni delfini. Nonostante i delfini tursiopi abbiano già la capacità di ecolocazione, sembra che abbiano affinato anche la loro capacità di rilevare campi elettrici nel corso delle generazioni.

Questo studio è stato pubblicato sul Journal of Experimental Biology.

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