Gli occhi di marinai sono delle curiose macchie che si possono trovare in mare, se si sa dove guardare. Queste macchie non sono il risultato di ferite, ma sono un tipo di alga chiamata Valonia ventricosa, che è uno degli organismi unicellulari più grandi sulla Terra. La dimensione degli occhi dei marinai può variare da un puntino grande come una testa di spillo, a un occhio vero e proprio. La grandezza della macchia dipende dal contenuto della sua vacuola, lo spazio all’interno della sua parete cellulare. V. ventricosa è unicellulare, ma può contenere i nuclei di molte cellule, perché è un organismo coenocitico, composto da una massa di citoplasma che contiene molti nuclei cellulari non separati da una parete cellulare. Questa caratteristica insolita ha un effetto interessante: se fai scoppiare un occhio di marinaio, possono spuntare più V. ventricosa, poiché hanno bisogno solo di un nucleo cellulare per crescere in nuovi organismi. La vacuola di citoplasma, che a volte è molto grande, contiene nuclei organizzati in lobi che si irradiano dal suo centro, creando un’ anatomia interna simile a una palla di plasma Tesla. Gli occhi dei marinai vengono spesso avvistati dai sub che si muovono tra le barriere coralline nelle regioni tropicali e subtropicali degli oceani del mondo. Possono variare di colore dal verde brillante al nero e talvolta appaiono molto argentati a causa della struttura unica dei cristalli di cellulosa delle loro pareti cellulari. La loro colorazione scintillante ricorda il mistero dell’ “uovo d’oro” dell’NOAA Ocean Exploration, quando è stato trovato un globo lucido simile a un alieno sul fondale marino dell’Alaska. Questo oggetto misterioso, avvistato a una profondità di 3,1 chilometri, era ancorato a una superficie rocciosa e aveva un buco, che ha ispirato un ricercatore a dire durante la trasmissione in diretta: “Qualcosa ha cercato di entrare… o di uscire”. Gli occhi dei marinai, invece, stanno solo cercando di andare avanti con la loro giornata, quindi è meglio non far scoppiare quelle strane macchie gelatinose.
Links: