È giunto il momento di intraprendere un affascinante viaggio attraverso la storia geologica del nostro pianeta. Immaginiamo di riavvolgere il tempo di circa 4 miliardi di anni per esplorare alcune delle rocce più antiche che possiamo ancora osservare sulla Terra e scoprire quali segreti possano rivelarci. La nostra conoscenza riguardo alle prime fasi della storia terrestre, che ebbe inizio con la formazione del pianeta circa 4,54 miliardi di anni fa, è piuttosto limitata. Tuttavia, sappiamo che in quel periodo si formarono gli oceani e che la prima terra emersa iniziò a dare vita ai continenti. Durante questa epoca primordiale, materiali provenienti dallo spazio, come meteoriti e, forse, anche da un altro pianeta, impattarono sulla superficie terrestre. Per approfondire la nostra comprensione di quegli eventi, gli scienziati si dedicano alla raccolta di indizi, rappresentati da rocce antichissime, che portano con sé la memoria di un’epoca lontana.
Il Complesso di Gneiss Acasta e le Rocce Antiche
Uno dei luoghi privilegiati per la ricerca di queste rocce è il Complesso di Gneiss Acasta, situato nel Canada settentrionale. Qui si trovano formazioni rocciose conosciute come gneiss, la cui età è stimata intorno ai 4 miliardi di anni. Queste rocce sono state sollevate verso la superficie dalla dinamica interna della crosta terrestre. Le rocce antiche possono formarsi in due modi principali:
- Attraverso la compressione di particelle fini in strati di roccia sedimentaria sul fondo degli oceani.
- Dal magma fuso che risale dal mantello terrestre.
Gli scienziati possono ottenere informazioni preziose sulla formazione di queste rocce esaminando ciò che si trova al loro interno. Tra gli elementi chiave ci sono i piccoli cristalli di zircone, che si formano nel magma mentre questo si raffredda. Questi cristalli, incredibilmente minuscoli e robusti, sono in grado di intrappolare elementi radioattivi come l’uranio. La loro resistenza a sostanze chimiche e la capacità di sopravvivere a eventi geologici estremi li rendono strumenti preziosi per la ricerca. Il nucleo di un zircone rappresenta una sorta di istantanea delle caratteristiche chimiche della roccia in cui si è formato.
Le Scoperte delle Rocce Nuvvuagittuq
Le straordinarie proprietà di intrappolamento degli zirconi hanno portato a scoperte significative nelle rocce Nuvvuagittuq, situate nella Baia di Hudson in Canada. Sebbene la maggior parte di queste rocce sia stata datata a circa 3,2 miliardi di anni, un campione particolare ha rivelato la presenza di neodimio 142, un elemento che si forma dalla decomposizione del samario 146. Poiché il samario non esiste più sulla Terra, è evidente che questi cristalli si sono formati in un’epoca in cui era presente. Confrontando le quantità di neodimio, i ricercatori hanno ipotizzato di aver scoperto le rocce più antiche del pianeta, risalenti a 4,28 miliardi di anni. Tuttavia, questa scoperta ha suscitato controversie, con alcuni scienziati che hanno cercato altre rocce nella stessa area con zirconi di età simile. Un’opinione alternativa sostiene che si tratti di rocce di 3,8 miliardi di anni. Nel frattempo, nel 2014, le rocce di Jack Hills in Australia sono state datate a 4,39 miliardi di anni, confermando la nostra comprensione di come la Terra si sia raffreddata e sia diventata abitabile.
Il Guinness World Record delle Rocce più Antiche
Attualmente, il Guinness World Record per la roccia terrestre più antica è detenuto dalla cintura di rocce verdi Nuvvuagittuq, datata a 4,28 miliardi di anni. D’altra parte, la roccia ignea più antica conosciuta è il meteorite Erg Chech 002, rinvenuto in Algeria nel 2020, che ha un’età di 4,565 miliardi di anni, rendendolo persino più antico della Terra stessa. Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione della storia del nostro pianeta, ma offrono anche spunti preziosi per la ricerca di forme di vita e di pianeti simili nel vasto universo.