I microrganismi e la loro sopravvivenza nelle regioni lunari
I microrganismi possono effettivamente sopravvivere nelle regioni permanentemente in ombra (PSR) della Luna? Questa affascinante questione è al centro di un recente studio presentato alla 56ª Conferenza sulla Scienza Lunare e Planetaria. Un team di ricercatori provenienti da Stati Uniti e Canada ha indagato la possibilità di una sopravvivenza a lungo termine di microrganismi in queste aree lunari, caratterizzate da crateri situati ai poli che non ricevono mai luce solare a causa dell’inclinazione assiale ridotta della Luna. Questa ricerca potrebbe fornire nuove informazioni su luoghi inaspettati dove potrebbero esistere forme di vita simili a quelle che conosciamo nel nostro Sistema Solare. In questo contesto, Universe Today ha avuto l’opportunità di discutere con il Dr. John Moores, professore associato presso il Centro di Ricerca in Scienze della Terra e dello Spazio dell’Università di York e autore principale dello studio. Abbiamo esplorato le motivazioni alla base della ricerca, i risultati significativi ottenuti e le implicazioni per l’esplorazione umana delle PSR.
Le PSR lunari e il programma Artemis della NASA
Le PSR lunari sono attualmente obiettivi di atterraggio per il programma NASA Artemis, in particolare il cratere Shackleton. Questo interesse è dovuto alla presenza di potenziali sacche di ghiaccio d’acqua intrappolate, che potrebbero essere utilizzate dagli astronauti per ottenere acqua, carburante e ossigeno. Tuttavia, ogni missione spaziale comporta il rischio di introdurre microrganismi indesiderati nel luogo di destinazione, con il potenziale di contaminare un ambiente altrimenti incontaminato. Questo è particolarmente rilevante per le missioni umane sulla Luna, poiché gli esseri umani trasportano naturalmente una vasta gamma di microrganismi che potrebbero viaggiare con loro. È fondamentale considerare le implicazioni di tali contaminazioni per la ricerca scientifica e l’esplorazione futura.
La missione LCROSS e la questione dei microrganismi
Nel 2009, la NASA ha lanciato la missione Lunar Crater Observation and Sensing Satellite (LCROSS), che ha intenzionalmente fatto schiantare il suo stadio superiore Centaur nel cratere Cabeus, un cratere PSR situato a circa 100 chilometri dal polo sud lunare. L’obiettivo era misurare la quantità di acqua generata dall’esplosione. Se ci sono microrganismi nelle PSR lunari, la domanda diventa: come sono arrivati lì? Considerando la superficie lunare, fortemente craterizzata, potrebbero essere stati portati da un corpo celeste impattante proveniente da altre parti del Sistema Solare o oltre. Questa possibilità apre a scenari affascinanti riguardo alla vita extraterrestre e alla sua diffusione nel cosmo. Per ulteriori dettagli, puoi consultare l’original article su Universe Today.