Diagnosi Inaspettata di Parassiti Cerebrali
Una donna di 30 anni, residente negli Stati Uniti, ha ricevuto una diagnosi sorprendente: parassiti nel cervello. Questo caso ha attirato l’attenzione medica e ha sollevato interrogativi sulla salute pubblica.
Sintomi Iniziali e Viaggi Recenti
La paziente si era recata in ospedale lamentando una fastidiosa sensazione di bruciore ai piedi. Questo sintomo si è rivelato essere solo la punta dell’iceberg di un problema più serio, acquisito durante i suoi viaggi in:
Reazione Immunitaria e Diagnosi
Dodici giorni dopo il ritorno a casa, la presenza dei parassiti ha innescato una reazione immunitaria intensa. I sintomi si sono evoluti in:
- Dolore acuto ai piedi
- Mal di testa lancinante
- Febbre leggera
Nonostante un iniziale aumento dei globuli bianchi, la diagnosi è stata complessa e ha richiesto tempo.
Trattamenti e Ritorno in Ospedale
Dopo un primo trattamento con anti-infiammatori e lorazepam, la donna ha trovato sollievo temporaneo. Tuttavia, i sintomi sono riemersi, portandola a un secondo ricovero. Qui, i medici hanno considerato un possibile caso di encefalite.
Diagnosi di Angiostrongiliasi
Nonostante le analisi iniziali non abbiano rivelato segni di parassiti, una puntura lombare ha confermato la presenza di marcatori di meningite eosinofila. I medici hanno formulato una diagnosi presuntiva di angiostrongiliasi, una malattia causata dal parassita Angiostrongylus cantonensis.
Modalità di Trasmissione del Parassita
L’angiostrongiliasi è nota anche come verme polmonare dei ratti. Le modalità di trasmissione includono:
- Consumo di lumache o chiocciole crude
- Mordere vegetali freschi contaminati
- Consumo di crostacei poco cotti
È fondamentale lavare accuratamente i prodotti verdi, specialmente in regioni endemiche.
Rischi per la Salute e Diagnosi Difficile
Quando i parassiti infettano l’organismo umano, possono migrare nel sistema nervoso centrale, rappresentando una minaccia per la vita. Le scansioni cerebrali mostrano spesso solo danni causati dai parassiti, rendendo difficile una diagnosi definitiva.
Trattamento e Recupero
Fortunatamente, la donna ha ricevuto un ciclo di farmaci per due settimane, in grado di attraversare la barriera emato-encefalica. Inoltre, le è stata somministrata una dose elevata di prednisone per ridurre l’infiammazione cerebrale. Dopo sei giorni di ricovero, è stata dimessa senza passeggeri indesiderati nel suo cervello.
Conclusione e Riflessioni Finali
Questo caso, pubblicato nel New England Journal of Medicine, ha contribuito a una maggiore consapevolezza riguardo a questa rara ma seria infezione. È essenziale prestare attenzione ai sintomi e ai viaggi in aree a rischio.

