Rivoluzione nella comprensione dei cani: la verità sulla loro morfologia cranica

Uno studio sorprendente sfida le convinzioni tradizionali sulla specializzazione delle razze canine

Nuove scoperte sulla morfologia cranica dei cani

Un recente studio ha messo in discussione l’idea consolidata che le razze di cani, selezionate per specifici compiti, presentino una morfologia cranica specializzata. Da millenni, i cani sono considerati i migliori amici dell’uomo, non solo per la loro compagnia, ma anche per i ruoli specializzati che hanno assunto nel corso della storia.

Ruoli storici dei cani

I cani hanno svolto diverse funzioni nel corso della storia, tra cui:

  • Pastorizia
  • Caccia
  • Protezione

Risultati sorprendenti della ricerca

La ricerca condotta da Nicholas Hebdon e Lindsay Waldrop, pubblicata il 29 gennaio, ha rivelato risultati sorprendenti. Attraverso l’analisi tridimensionale di 117 crani provenienti da 40 razze di cani domestici e 18 specie di canidi selvatici, il team ha scoperto che non esistono evidenze chiare di morfologie craniche distintive legate a compiti specifici.

Selezione basata su tratti estetici

L’analisi ha rivelato un notevole sovrapporsi nelle forme craniche tra le diverse razze, suggerendo che gli esseri umani hanno selezionato i cani principalmente in base a:

  • Tratti visibili
  • Preferenze estetiche

Forza del morso e capacità olfattiva

Waldrop ha sottolineato che, nonostante la diversità apparente delle razze canine, le misurazioni della forza del morso non hanno mostrato differenze significative tra cani selezionati per il lavoro di morso e quelli non selezionati per tale scopo. Inoltre, le affermazioni secondo cui alcune razze mordono più forte non trovano riscontro nei dati.

Confronto tra cani domestici e canidi selvatici

Un altro aspetto interessante emerso dallo studio riguarda il confronto tra le morfologie dei cani domestici e quelle dei canidi selvatici, come i lupi e le volpi. Hebdon ha espresso sorpresa per la somiglianza generale riscontrata tra i crani dei cani, nonostante l’intenso lavoro di allevamento.

Cranio di cane
cranio canino che illustra le variazioni morfologiche analizzate nello studio. I risultati sfidano le assunzioni tradizionali sulla specializzazione delle prestazioni derivante dalla selezione artificiale.
Fotografia Worden per la Chapman University

Somiglianze funzionali nella struttura cranica

Le forme craniche delle volpi si sovrappongono significativamente con alcune razze di cani domestici, in particolare quelle terrier, storicamente allevate per il controllo dei parassiti. Questo suggerisce che, nonostante le differenze morfologiche, esistano somiglianze funzionali nella struttura cranica per la caccia a piccole prede.

Implicazioni per l’allevamento e la selezione

I risultati di questo studio sfidano la convinzione popolare secondo cui i cani allevati per scopi specifici siano intrinsecamente più abili nel mordere o nell’olfatto. Al contrario, sembra che i tratti comportamentali osservabili siano più correlati alle prestazioni rispetto ai tratti morfologici.

Lindsay Waldrop con il suo cane
La ricercatrice Lindsay Waldrop con il suo cane. I risultati sfidano le assunzioni tradizionali sulla specializzazione delle prestazioni derivante dalla selezione artificiale.
Fotografia Worden per la Chapman University

Conclusioni della ricerca

Questa ricerca, intitolata “La forma del cranio dei cani sfida le assunzioni di specializzazione delle prestazioni derivanti dalla selezione”, è stata condotta da un team di esperti e finanziata dall’Office of Naval Research. I risultati offrono una nuova prospettiva sulla relazione tra morfologia e funzionalità nei cani, invitando a una riflessione più profonda sulle pratiche di allevamento e selezione.