Volpi come cani. Entrambi gli animali erano addomesticati e sepolti con gli uomini. La scoperta in Spagna.
Da sempre ritenute furbe, dispettose e dall’indole ribelle, le volpi sono ben lontane dalla domesticazione. Eppure, in un lontano passato, le volpi erano un amico fedele dell’uomo. A dimostrarlo è una scoperta archeologica in Spagna, nei luoghi di sepoltura di Can Roqueta e Minferri in Catalogna, dove sono state ritrovate ossa di uomini, cani e di quattro volpi, segno di come la ”vulpes vulpes” fosse considerata un animale da compagnia, al pari dei cani e che accompagnavano l’uomo anche nella morte.
Le necropoli risalgono all’Età del Bronzo, tra il 2.300 e il 1.000 a. C.. Secondo i primi rilievi una delle volpi era vecchia, con una zampa fratturata e curata. Le tracce scoperte nello stomaco dell’animale mostrano anche un tipo di alimentazione insolita per un animale selvatico, più simile a un cucciolo di cane, simbolo di come l’animale abbia vissuto gran parte della vita con gli umani con cui condivideva il cibo, ricco di cereali. Non è escluso che le volpi fossero usate per il trasporto dei carichi, un’attività per la quale necessitavano di cibo ad alto valore calorico. La stesse tracce della stessa dieta sono state scoperte in tutte le volpi trovate nelle grotte, come anche i segni di disturbi alla colonna vertebrale, legati al trasporto di oggetti.