Mentre la Terra compie un’altra orbita intorno al Sole, si profila all’orizzonte un’imminente tempesta solare che promette di avvolgere il pianeta in una magnifica luce aurorale. Il 29 e 30 dicembre, il Sole ha scatenato una serie di potenti eruzioni, brillamenti e espulsioni di massa coronale, con la possibilità che tali fenomeni siano diretti verso di noi. Questi eventi hanno generato un lampo di radiazione elettromagnetica che ha causato brevi interruzioni radio sul lato diurno della Terra, manifestandosi appena 8 minuti dopo aver lasciato la superficie solare.
Le espulsioni di massa coronale (CME) rappresentano enormi eruzioni di plasma che, impiegando ore o giorni, si espandono attraverso il Sistema Solare prima di raggiungerci. Quando le CME colpiscono il campo magnetico terrestre, scatenano una tempesta geomagnetica, il cui effetto più spettacolare si manifesta attraverso le aurorae multicolori che danzano nel cielo alle alte latitudini intorno ai poli del pianeta.
Le tre eruzioni solari in questione sono avvenute il 29 e 30 dicembre 2024, secondo il tempo coordinato universale (UTC). Il 29 dicembre, il Sole ha prodotto un brillamento di classe X1.1 dalla regione delle macchie solari AR 3936, che rappresenta la classe più potente di brillamenti solari. Il giorno successivo, un brillamento X1.5 è stato registrato nella stessa regione, seguito da un altro brillamento X1.1 proveniente dalle macchie solari AR 3932. Inoltre, sono stati osservati diversi brillamenti di classe M, la seconda categoria più potente, durante il 29 dicembre.
Le CME rappresentano un’altra componente di questa intensa attività solare. Sebbene spesso si verifichino contemporaneamente ai brillamenti, la CME che potrebbe generare una tempesta geomagnetica il 31 dicembre è stata registrata un’ora prima del primo brillamento del 29 dicembre. Un secondo CME di dimensioni minori è stato osservato più tardi nello stesso giorno, con la possibilità di generare una tempesta geomagnetica meno intensa il 1 gennaio.
La NOAA SWPC ha emesso un forte avviso di tempesta geomagnetica di classe G3 per il 31 dicembre a causa dell’espulsione di massa coronale che ha lasciato il Sole alle 6 UTC. Tuttavia, nonostante l’avviso di tempesta geomagnetica, vi sono delle incertezze. Le CME potrebbero non colpire direttamente la Terra, rendendo difficile la previsione dell’impatto. Inoltre, secondo SpaceWeatherLive, non è chiaro se le espulsioni di massa coronale abbiano avuto luogo sul lato del Sole rivolto verso di noi, potendo essere esplose sul lato opposto e non rappresentare una minaccia per il nostro pianeta.
In conclusione, l’anno si chiude con un’eccezionale attività solare che potrebbe regalarci uno spettacolo celeste unico. Restate aggiornati sulle previsioni del Centro di previsione meteorologica spaziale della NOAA per ulteriori sviluppi.
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