Un recente studio condotto da Northwestern Medicine ha rivelato che il metformin, un farmaco ampiamente utilizzato nel trattamento del diabete di tipo 2, agisce bloccando una componente fondamentale della produzione di energia nei mitocondri, il complesso I. Questo meccanismo aiuta a ridurre i livelli di zucchero nel sangue, fornendo così una nuova prospettiva sul funzionamento di questo farmaco, la cui azione era stata fino ad ora poco chiara nonostante il suo utilizzo diffuso da oltre 60 anni.
Il Metformin e i Suoi Molteplici Benefici
Il metformin è un farmaco largamente prescritto per il diabete di tipo 2, noto per la sua capacità di abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Oltre al suo impiego nel diabete, questo farmaco è stato associato al rallentamento della crescita tumorale, al miglioramento dei sintomi da COVID-19 e alla riduzione dell’infiammazione. Tuttavia, la sua modalità d’azione è stata a lungo oggetto di studio e solo di recente si sono ottenute evidenze più chiare.
Un nuovo studio condotto da Northwestern Medicine
ha dimostrato, su topi, che il metformin agisce abbassando i livelli di zucchero interferendo con il metabolismo energetico delle cellule, in particolare dei mitocondri, noti come le “centrali elettriche” delle cellule. Il farmaco blocca una componente chiave del sistema di produzione di energia mitocondriale, il complesso I, permettendo di mirare alle cellule malate risparmiando quelle sane.
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances il 18 dicembre.
Approfondimento sullo Studio di Northwestern Medicine
Il professor Navdeep Chandel, autore corrispondente dello studio e esperto di medicina e biochimica presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta nel chiarire il meccanismo d’azione del metformin. Questo studio rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione di come il farmaco agisca nel ridurre i livelli di zucchero nel sangue interferendo con i mitocondri delle cellule.
Storia e Ricerche in Corso sul Metformin
Il metformin è stato impiegato nel trattamento del diabete per oltre sei decenni. Questo farmaco, derivato da composti naturali presenti nella pianta di lillà francese, è spesso la prima scelta per i pazienti affetti da diabete di tipo 2 in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, viene somministrato insieme ad altri farmaci innovativi per il diabete e la perdita di peso, come i semaglutidi come Ozempic o Mounjaro.
Gli studiosi hanno avanzato diverse ipotesi sull’azione del metformin sulle cellule, ma spesso queste teorie si basano su ricerche separate e offrono solo prove indirette. Ogni anno emergono nuovi meccanismi d’azione del metformin, ma ancora non vi è un consenso univoco in merito.
Approccio Sperimentale e Prospettive Future
Poiché il metformin richiede un trasportatore per penetrare all’interno delle cellule, dove si trovano i mitocondri, il suo effetto è limitato a pochi tipi di cellule, principalmente nell’intestino, nel fegato e nel rene. Per valutare il ruolo del complesso I mitocondriale nella regolazione del glucosio, sono stati utilizzati topi geneticamente modificati per esprimere un enzima del lievito (NDI1) che imita il complesso I mitocondriale ma è resistente all’inibizione del metformin.
I risultati hanno mostrato che il metformin agisce mirando al complesso I mitocondriale per ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno gli effetti del farmaco.
In conclusione, il metformin rappresenta un farmaco versatile con molteplici benefici per la salute, e la sua azione sul complesso I mitocondriale potrebbe spiegare i suoi effetti positivi nel trattamento di diverse condizioni patologiche.
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